Il contenuto emozionale e lo storytelling

Il contenuto che arriva al cuore

Se sei un blogger, un web marketer o semplicemente una persona che utilizza il web per condividere il suo messaggio sai quanto sia importante il contenuto.

Siamo bombardati da messaggi, c’è un surplus di informazioni –  molto spesso anche errate – se sei consapevole di questo sei già ad un buon punto.

Perché se sei consapevole della quantità di contenuti ai quali sei esposto continuamente, avrai compreso quanto sia importante utilizzare un contenuto che “prevalga” su gli altri, che attiri l’attenzione dei tuoi lettori.

Quindi:

  • Se utilizzi il web – attraverso un sito web, i social network, un blog – per comunicare e spesso di conseguenza vendere, il contenuto emozionale, ovvero che causi emozioni è fondamentale. Solo così potrai raggiungere il tuo obiettivo e comunicare il tuo messaggio in maniera efficace, senza risultare ridondante.

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Lo storytelling

Che cos’è lo storytelling?

È una metodologia che usa la narrazione come mezzo creato dalla mente per inquadrare gli eventi della realtà e spiegarli secondo una logica di senso. L’atto del narrare, nello storytelling, si ritrova nell’esperienza umana e si può rappresentare in varie forme (individuali o collettive) che connettono pensiero e cultura. Soprattutto le emozioni dell’uomo – attraverso la narrazione – trovano il mezzo più efficace di espressione. Fonte: Wikipedia

Ok, questa è una definizione che spiega in termini e concetti più o meno complicati cosa sia lo storytelling.

Il punto però su cui mi voglio concentrare è uno:

Quando tu utilizzi il web per COMUNICARE, usa le tue emozioni.

Stai parlando di un servizio o un prodotto che vendi? Sii sincero, parla sinceramente di quello che ti suscita. In breve: Racconta una storia che coinvolga chi legge o interagisce con te.

Emozioni nello storytelling

La comunicazione efficace

Sicuramente ti sarà capitato spesso di essere attirato da un titolo, di averlo cliccato e di aver scoperto contenuti che non erano assolutamente coerenti con il titolo.

Ecco, questo non è storytelling e ad ogni modo non è quello che renderà la tua comunicazione efficace.

Purtroppo, non tutti settori ti permettono di sfruttare il fattore emozionale. E’ successo anche a me.

Ho messo su un blog – come spiego qui – nel quale l’idea di base era un blog di web marketing, che rappresenta il mio lavoro e la mia passione.

Il problema era che avevo paura che il blog, così come lo avevo pensato, diventasse un po’ troppo “asettico” e quindi che non mi avrebbe rappresentata, non ero io la “guru” di turno fredda e distante. Per questo ho optato poi per una sezione “Lifestyle&Co” , per poter avere anche uno spazio più frivolo e più emozionale.

Ho scritto un articolo sul tema del Social Media Management, che ho impostato come “principale”e puoi trovare qui.

Il risultato è stato un articolo che ha richiesto un grandissimo impegno da parte mia, ma il mio obiettivo è stato fin da subito quello di comunicare la mia conoscenza. Per questo motivo è “freddo”. Non traspare la mia passione per il lavoro e i risultati sono stati buoni, ma non ottimi.

Ho scritto poi – in realtà prima – un altro articolo su un libro che ho letto e soprattutto amato. Ho scritto un articolo per “vendere” questo libro in affiliazione, perciò anche in questo caso lo scopo ultimo non era “emozionare”. Il punto è che suscitando in me emozioni e passione, sono riuscita a metterli non solo dentro all’articolo, ma anche nel post utilizzato per generare traffico. Già dal titolo… Il riconoscimento delle anime.

Il risultato è stato di tante, tantissime visualizzazioni generate, un numero molto più alto della mia media giornaliera che oggi mi ha portato a quasi 10.000 visualizzazioni.

Puoi trovare l’articolo qui!

Lo storytelling nel marketing

Grazie a questa esperienza quindi, ho compreso l’importanza del fattore emozionale.

Perché tanti concetti puoi studiarli, ma li comprendi a pieno solo con l’esperienza.

Ho capito che anche se il web marketing – che è il mio settore e quello che devo “vendere” – può risultare poco emozionale io devo metterci me stessa, la mia passione, la mia storia. Usare ciò che fa di me quella che sono rendendomi unica – perché ognuno di noi è unico e irripetibile – e raccontarlo anche attraverso il mio lavoro.

Stesso principio nel mio lavoro di Social Media Manager per altre aziende – di settori più disparati. Non tutte vendono prodotti o servizi che mirano al cuore, perciò il mio lavoro è quello di individuare la giusta storia da raccontare che coinvolga gli utenti, valutare i valori aziendali e comunicarli con leggerezza (perché la comunicazione via Social deve essere “leggera”)

I segreti sono due:

  • immedesimarsi nell’interlocutore e chiedersi “cosa vorrei sentire riguardo a quello che sto proponendo?”e creare il contenuto di conseguenza
  • essere sinceri – sì perché nell’era nella quale viviamo, lo “stucchevole” non funziona più nel marketing (e neanche nella vita quotidiana) e poi la sincerità ti ripagherà sempre. Se sei sincero e trasparente si vede, si percepisce e ti premierà!

Utilizzare correttamente le tecniche di storytelling richiede astuzia, propensione al marketing, empatia… Ma non è impossibile, basta pensarci, anche semplicemente prima di un creare un post sulla tua pagina aziendale 🙂 Pensa qualche minuto in più al contenuto e a come strutturarlo.

Tell your story immagine

 

Lo Storytelling non è il raccontare storie o aneddoti, ma la creazione di rappresentazioni (testuali, visive, sonore, percettive) che un brand, un prodotto o servizio, una persona possono realizzare per emozionare e relazionarsi meglio con un pubblico  –  spiega Andrea Fontana che insegna Storytelling e narrazione d’impresa all’Università di Pavia  – Lo storytelling è la creazione di un universo narrativo da parte di un autore (marca, prodotto, o persona) che invita altri (clienti, consumatori, stakeholders) a partecipare a un destino 

Fonte: http://www.repubblica.it/tecnologia/2014/10/13/news/storytelling_in_azienda-97981877/

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