unconventional-personal branding

Il personal branding non è altro che l’insieme di attività di marketing che facciamo per noi stessi, per la nostra persona.

Ciascuno di noi, all’interno della società riveste un ruolo e soprattutto oggi, con l’avvento dei social media, ciascuno di noi ha la possibilità di mostrare se stesso.

Il personal branding quindi, è strettamente connesso a internet.

Una definizione che mi piace molto dice che:

Il tuo Personal Brand è la ragione per cui un cliente, un datore di lavoro o un partner ti sceglie

Se partiamo da questo presupposto possiamo comprendere l’importanza del personal branding e imparare a calibrare le nostre interazioni.

La Finestra di Johari

La finestra o matrice di Johari prende il nome da un gioco di parole ottenuto mescolando alcune parti dei nomi di battesimo di Joseph Luft e Harry Ingham, ricercatori dell’università della California che negli anni ‘60 strutturarono questo modello per studiare le interazioni sociali.

La matrice non serve tanto per misurare la personalità, quanto per offrire uno strumento capace di rilevare come la personalità viene espressa, osservando quindi il rapporto tra noi e gli altri.

Dallo studio si evince che ci sono aspetti della personalità che sono noti sia a noi stessi che agli altri ed aspetti che invece ci teniamo solo per noi. Ci sono cose che gli altri notano di noi e delle quali non siamo consapevoli (o forse non le accettiamo) ed un lato oscuro a tutti.

Per ottenere la matrice si divide un quadrato in quattro “finestre”.

 

finestra di Johari
Fonte: Riccardo Agostini- Public speaking coach https://www.agostiniriccardo.com/

Abbiamo quindi:

  • L’area PUBBLICA quella dei fatti e le emozioni che volontariamente mostriamo. Può esprimere sia la nostra forza che le nostre debolezze, ma è quella parte di noi che scegliamo di condividere con gli altri.
  • L’area NASCOSTA (o cieca) è quella che contiene le cose che gli altri osservano di noi e che ci sono ignote. Di nuovo si può trattare di feedback positivi o negativi e comunque incide sul modo in cui gli altri si relazionano a noi e anche sul livello della nostra disinvoltura in determinate situazioni.
  • L’area IGNOTA contiene quegli aspetti totalmente sconosciuti, a noi stessi e agli altri perché è sepolta nel subconscio che si rivela solo in situazioni particolarmente emozionali.
  • L’area PRIVATA (o Facciata) contiene quegli aspetti che ben conosciamo di noi stessi, ma che teniamo nascosti agli altri. (fonte: http://www.psicolab.net/2009/finestra-johari/)

L’area che ci interessa per curare il nostro personal brand è quella pubblica.

Siamo quello che pubblichiamo…

Stai cercando lavoro? Presta attenzione a quello che pubblichi sui social!

La Stevenson Univeristy, università del Maryland negli Stati Uniti, ha di recente pubblicato un’infografica sulla relazione tra la ricerca di un posto di lavoro e l’utilizzo dei social network da parte del candidato, evidenziando come il 60% dei datori di lavoro dà un occhiata a Facebook e compagnia bella per compiere una scrematura iniziale.

Questo vale anche nel caso in cui tu non stia cercando lavoro, ma clienti – quindi che tu sia un libero professionista, un commerciante o un imprenditore: cura i tuoi profili social!

 

Sei un professionista o un imprenditore? Condividi i tuoi risultati positivi. Non essere presuntuoso, l’umiltà è una cosa seria. Ma invia il tuo messaggio positivo ai tuoi interlocutori. Farà bene sia a te che a loro!

Quali social e come?

Facebook

Con i suoi 2 miliardi di utenti attivi al giorno, è molto facile che tu trovi il target sul social network. Questo vuol dire che devi prestare attenzione a quello che pubblichi.

Parla di te, della tua vita e del tuo lavoro. Sii positivo. Cerca di non postare immagini di te “imbarazzanti”. Sii positivo, la negatività non è piacevole. Non fare spam.

Fai storytelling: leggi il mio articolo qui

LinkedIn

Se sei un professionista, indipendentemente dal settore, crea e cura il tuo profilo su LinkedIn – la più grande rete professionale. Non essere rintracciabile su LinkedIn potrebbe rivelarsi davvero penalizzante.

Una volta aperto però bada bene ad averne cura: pubblica contenuti rilevanti per il tuo settore  e aggiorna le tue esperienze. Utilizza un’immagine che parli di te.

LinkedIn non è Facebook: evita gattini&co. 🙂 per questo c’è Facebook.

Instagram

Se LinkedIn è il social network professionale, Instagram è il social network fotografico per eccellenza. Come ho raccontato nel mio articolo “Conoscere Instagram per fare business”, proprio da lì per me è partita l’ascesa professionale.

Blog

Se sei un libero professionista apri il tuo blog! Questo ti conferirà autorità nel tuo settore, potrai mettere a disposizione del tuo target le tue competenze e offrire contenuti di valore.

Per consigli su come creare da zero il tuo #primoblog leggi il mio articolo qui.

Se vuoi ricevere una consulenza personalizzata o hai bisogno di qualcuno che si occupi del tuo personal brand, contattami!