Come funziona attualmente l’algoritmo di Instagram

Come funziona attualmente l'algoritmo di Instagram - Francesca Antonetti digital startegist

Comprendere l’algoritmo, è molto importante per scegliere quali contenuti mostrare e sfruttarlo a proprio vantaggio. Qualche settimana fa, durante il Creator Week, Instagram stesso ha fatto luce su alcuni punti, fornendo una panoramica in contro tendenza rispetto a molte “voci di corridoio”. Se a parlare è proprio Instagram è bene prestare attenzione e prendere appunti! 

Come funziona attualmente l'algoritmo di Instagram - Francesca Antonetti digital startegist

Come spiegato da Instagram:

We want to do a better job of explaining how Instagram works. There are a lot of misconceptions out there, and we recognize that we can do more to help people understand what we do. Today, we’re sharing the first in a series of posts that will shed more light on how Instagram’s technology works and how it impacts the experiences that people have across the app.

Pronti? Andiamo a scoprire una serie di punti chiavi insieme

1) Non esiste un solo algoritmo

L’idea di un algoritmo onnicomprensivo è leggermente errata; Instagram afferma che:

Instagram doesn’t have one algorithm that oversees what people do and don’t see on the app. We use a variety of algorithms, classifiers, and processes, each with its own purpose. We want to make the most of your time, and we believe that using technology to personalize your experience is the best way to do that.

In linea di massima però è stato affermato che gli algoritmi e classificatori sono settati in moda gestire il gran flusso di contenuti a cui un utente può essere sottoposto. Ecco perché il focus dei suoi algoritmi di feed e Stories è generalmente sugli amici, mentre Explore e Reels cercano di scoprire argomenti più rilevanti in base a tendenze, interessi, ecc.

2) I segnali chiavi che l’algoritmo considera

Instagram afferma che gli algoritmi utilizzano dei key signal, che sono migliaia e du cui il sistema può trarre diverse informazioni e indicazioni e sono:

  • Informazioni sul post:popolarità, numero di like; dove e quando è stato pubblicato, tempo medio di visualizzazione (se si tratta di un video).
  • Informazioni sulla persona che ha postato: Instagram valuta quanto una determinata persona potrebbe essere interessante per te, ad esempio guardando quante altre persone hanno interagito con essa nell’ultima settimana. Questo ci aiuta a capire perché dobbiamo prestare attenzione anche agli utenti con i quali interagiamo sulla piattaforma.
  • La tua attività: la tua attività aiuta Instagram a capire quali contenuti potrebbero essere più interessanti per te e include segnali come con quanti post hai interagito.
  • Come interagisci con una determinata persona: a seconda di quanto interagisci co i post di una determinata persona, Instagram determinerà (cercherà di farlo) quanto sei interessato a vedere nel tuo feed i post di quella persona. 

Questi sono gli identificatori generali dell’algoritmo, simili al feed delle notizie di Facebook.

Se interagisci con i video più spesso, vedrai più video, se un post sta ottenendo molto engagement, è più probabile che tu lo veda, se metti like ad un determinato post, questo è un forte indicatore di interesse, ecc.Questi elementi si applicano sia al feed principale che alle tue storie.Inoltre, Instagram fa notare anche che la classifica del feed (i primi post che tu vedi nel tuo feed) si basa sullo storico di comportamento a livello di engagement di ciascun utente.

In Feed, the five interactions we look at most closely are how likely you are to spend a few seconds on a post, comment on it, like it, save it, and tap on the profile photo. The more likely you are to take an action, and the more heavily we weigh that action, the higher up you’ll see the post.

Si tratta di incentivare l’azione: come puoi massimizzare i tuoi contenuti per sollecitare questo tipo di risposte?

3) Sezione “Esplora”

Qui l’algoritmo funziona in maniera diversa. La sezioneEsplora è focalizzata sul mostrarti contenuti che potrebbero interessarti, in base allo storico delle tue interazioni. 

To find photos and videos you might be interested in, we look at signals like what posts you’ve liked, saved, and commented on in the past. Let’s say you’ve recently liked a number of photos from San Francisco’s dumpling chef Cathay Bi. We then look at who else likes Cathay’s photos, and then what other accounts those people are interested in. Maybe people who like Cathay are also into the SF dim sum spot Dragon Beaux. In that case, the next time you open Explore, we might show you a photo or video from Dragon Beaux. In practice, this means that if you’re interested in dumplings you might see posts about related topics, like gyoza and dim sum, without us necessarily understanding what each post is about.

Quindi l’idea qui è che l’algoritmo cercherà di mostrare i contenuti a gruppi correlati di persone in base a cluster: se interagisci regolarmente con un profilo che condivide contenuti di pesca, è probabile che ti verranno mostrati altri contenuti relativi alla pesca nella sezione Explore.

È qui che gli hashtag possono aiutarti, mettendo il tuo account di fronte a persone che cercano determinati argomenti. Se poi interagiscono con i tuoi post, ciò aumenta le tue possibilità di essere mostrato alle loro connessioni e così via.

Come Feed e Stories, Instagram classifica l’elenco Esplora in base alla probabilità che ogni utente interagisca con ogni post.I saves (salvataggi) sono diventati molto rilevanti di recente, molti utenti hanno notato che i salvataggi hanno più peso nella distribuzione dell’algoritmo. 

Quindi vale la pena considerare come puoi incentivare i salvataggi dei tuoi post, in quanto ciò può svolgere un ruolo nel migliorare l’esposizione di Esplora.

4) Reel

Per quanto riguarda la sezione Reels, l’algoritmo è specificatamente focalizzato su ciò che potrebbe intrattenerti. 

We survey people and ask whether they find a particular reel entertaining or funny, and learn from the feedback to get better at working out what will entertain people, with an eye towards smaller creators. The most important predictions we make are how likely you are to watch a reel all the way through, like it, say it was entertaining or funny, and go to the audio page (a proxy for whether or not you might be inspired to make your own reel.)

TikTok ha quasi perfezionato il suo algoritmo, con il suo sistema che riceve i segnali esatti per mostrarti un flusso costante di contenuti che non puoi fare a meno di continuare a scorrere, in base alle tendenze, ai creatori, al contenuto di ogni clip, ecc.Instagram sta lavorando per recuperare il ritardo rispetto a Tik Tok.per Reels, Instagram afferma che i 4 segnali chiavi su cui si focalizza l’algoritmo sono:

  • La tua attività (in base ai contenuti con i quali hai interagito)
  • Le tue interazioni con la persona che ha pubblicato (come per explore)
  • Informazioni sul contenuto del Reel (suoni, popolarità, tipo di reel)
  • Informazioni sulla persona che ha pubblicato: “We consider popularity to help find compelling content from a wide array of people and give everyone a chance to find their audience.”

Instagram limiterà la portata di Reels che includono una filigrana TikTok.

In sostanza, si tratta di comprendere il pubblico – raddoppiare ciò che funziona e abbandonare ciò a cui le persone non rispondono– al fine di massimizzare questi elementi chiave e aumentare il coinvolgimento, prima con i tuoi follower, poi successivamente con un pubblico più ampio.

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Come creare Tik Tok che l’algoritmo ama (e premia!)

Come creare Tik Tok che l'algoritmo ama (e premia!) - Francesca Antonetti digital strategist

Oggi torno a parlare con di Tik Tok. In particolare, vedremo come creare dei video che l’algoritmo apprezza e quindi premia, aumentando la visibilità e finire nei “Per Te”, ovvero la sezione principale della piattaforma, dove ciascun utente visualizza in maniera random (scelta appunto dall’algoritmo)i vari tik tok di altri utenti, che non necessariamente segue.

Come creare Tik Tok che l'algoritmo ama (e premia!) - Francesca Antonetti digital strategist

1)Manda i giusti segnali all’algoritmo

Il successo su TikTok dipende dalla comprensione dell’algoritmo.

Come per TUTTI I SOCIAL, più invii segnali positivi all’algoritmo, più questo “spingerà” il tuo contenuto, in modo che più utenti lo vedano.

Più soddisfi l’algoritmo, più aumentano le possibilità di raggiungere l’apice e diventare virale nella For You Page.

Vediamo esattamente per cosa viene ottimizzato l’algoritmo.

I video di Tik Tok sono molto brevi, ma l’algoritmo è molto molto vicino a quello di YouTube: lo scopo è appunto che le persone restino più tempo possibile sulla piattaforma a visualizzare contenuti.

Vediamo i 5 fattori chiave che contano:

  • Il loop: La prima cosa che TikTok cerca sono i loop, ovvero il numero di volte in cui le persone riproducono il tuo video. Per avere un’idea di quanto spesso ciò accade con i tuoi contenuti, guarda le tue analisi di TikTok. Avrai bisogno di un account aziendale o di un creator per accedere all’analisi. Se non disponi già di uno di questi tipi di account, puoi cambiare facilmente il tipo di account nelle impostazioni. Per accedere alle tue analisi, tocca i tre punti in alto a destra del tuo profilo. Quando viene visualizzata la schermata Impostazioni e privacy, scegli Business Suite> Analytics o Strumenti per i creator> Analytics, a seconda del tipo di account. Successivamente, apri la scheda Contenuto e guarda il tempo di visualizzazione medio dei tuoi video, che ti dirà se le persone li stanno guardando di nuovo. Ad esempio, se il tuo video TikTok dura 8 secondi e ha un tempo di visualizzazione medio di 11 secondi, sai che le persone lo ripetono ripetutamente, il che invia un segnale forte all’algoritmo.
  • Visualizzazione completa: se l’utente va avanti al video successivo senza visualizzare completamente il tuo, il segnale per l’algoritmo è negativo.
  • Condivisioni: Anche ottenere condivisioni sui tuoi video è importante. Una condivisione su TikTok è quando le persone toccano il pulsante di condivisione sul tuo video per condividerlo con i loro amici attraverso altre piattaforme (Instagra, Whatsapp, ecc)
  • Commenti: i video virali di TikTok hanno molti commenti e risposte ai commenti. Più è alto l’engagement, meglio l’algoritmo vede il video.
  • Like: Anche se i Mi piace sono uno degli ultimi fattori che TikTok considera nell’algoritmo, sono l’unica social proof sul tuo video oltre ai commenti. Quando le persone stanno scorrendo la pagina For You e cercano spunti su quali video sono popolari, i likes sono probabilmente la prima cosa che vedranno.

2) progetta i tuoi Tik Tok in modo che gli utenti siano stimolati a visualizzare tutto il video

Per generare segnali che l’algoritmo di TikTok sta cercando, devi progettare i tuoi **contenuti per attirare gli spettatori fino alla fine del video.

Usa la tecnica della “rivelazione” alla fine del video.

Non a caso, la maggior parte dei Tik Tok Trends hanno questa struttura di “rivelazione” alla fine del video.

Qui, va considerato che noi tutti siamo strutturati in modo da aver bisogno di arrivare alla soluzione, di arrivare alla risoluzione del problema e questo ci porta ad arrivare alla fine del video.

Questo a sua volta invia un messaggio all’algoritmo che le persone non solo completano il video, ma lo riproducono più volte.

Quando crei un video TikTok, imposta quale sarà la rivelazione all’inizio. Il testo sullo schermo è il modo migliore per farlo. Il testo potrebbe essere qualcosa di semplice come “Non crederai a quello che è successo…

Quando hai una rivelazione o un colpo di scena nel tuo video, comunichi due cose importantissime a livello di ottimizzazione dell’algoritmo: convincere le persone a guardare l’intero video e riprodurlo.

D’altra parte, l’ottimizzazione del tuo video TikTok per Mi piace, commenti e condivisioni è difficile.

Puoi semplicemente chiedere “metti mi piace o commenta” oppure capire ciò che interessa al tuo pubblico di TikTok, sviluppare quel pubblico e creare una community è il modo per ottenere un coinvolgimento coerente e costante.

Certamente ci sono tattiche che puoi usare per ottenere questo coinvolgimento, come porre domande dirette e spingere gli utenti a condividere la loro opinione su qualcosa. Ma otterrai il maggior numero di commenti e condivisioni quando avrai creato una community all’interno del tuo pubblico di TikTok.

3) Fai una lista di suoni trend da utilizzare nei tuoi Tik Tok futuri

Per trovare idee per questo tipo di contenuti, scorri la tua pagina For You e cerca i suoni che hanno chiari colpi di scena in essi su cui potresti essere in grado di mettere il tuo brand, cioè di rendere tuo!

È possibile salvare il suono toccandolo, dai video che trovi e facendo Aggiungi a Preferiti.

Continua a scrollare e ripeti questo processo per compilare un elenco di potenziali suoni che puoi utilizzare per creare semplici video TikTok per il tuo brand o personal brand. La parte migliore è che questi suoni hanno già l’ottimizzazione incorporata.

Conclusione

Non c’è mai stata un’opportunità su Internet come TikTok. Puoi essere visto da milioni di persone senza spendere soldi, ma solo se il tuo contenuto invia i segnali giusti all’algoritmo.

Influencer marketing strategy: come e perché

Influencer marketing strategy: come e perché - Francesca Antonetti

Andiamo oltre tutte le accezioni negative dell’espressione “influencer marketing” (perché ci sono) e pensiamo che esiste un intero mondo di influencer e content creator che su Instagram, YouTube, Twitter e LinkedIn hanno coltivato un pubblico che li ama, li rispetta e si fida di loro per le loro opinioni su determinate cose, in particolare prodotti e servizi nella loro area di competenza.

Influencer marketing strategy: come e perché - Francesca Antonetti

Quando questi creatori di contenuti consigliano un prodotto o un servizio, il loro pubblico interviene ed è coinvolto!

Secondo l’Edelman Trust Barometer 2019, il 74% delle persone intervistate ha dichiarato di non guardare gli annunci pubblicitari, ma il 63% ha affermato di fidarsi degli influencer per i consigli sui prodotti.

Con gli influencer online, le aziende hanno un modo efficace ed efficiente per raggiungere un pubblico, in particolare un pubblico di nicchia.

1: TROVA IL GIUSTO TIPO DI INFLUENCER PER LA TUA CAMPAGNA

Un influencer è chiunque possa persuadere un pubblico ad agire. Ad esempio, due persone che hanno una conversazione su un prodotto di fronte a te in fila al supermercato possono influenzare la tua decisione, a seconda del loro tono di voce, del loro linguaggio del corpo e dell’aspetto che hanno.

Allo stesso modo, qualcuno che ha un sito Web e un podcast con centinaia di migliaia di lettori e ascoltatori che si fidano di loro per l’esperienza che forniscono ha influenza su quel pubblico.

Oltre l’influencer online ci sono le celebrità, che sono un po’ diverse. Un influencer online ottiene la propria influenza e credibilità creando intenzionalmente contenuti sui social media. Le celebrità sono famose per la loro abilità o notorietà in qualche altro luogo. Se hanno molti follower online, hanno un’influenza online, ma ciò è dovuto a qualcos’altro, non a causa dei contenuti che hanno creato online.

Case Study:
Quando UBS, la società di servizi finanziari, stava cercando opportunità per spargere la voce sui loro prodotti di rendita, hanno trovato Martin Bamford, che lavorava nel settore finanziario e ha ospitato un podcast
Non aveva molti follower sui social media, ma il suo podcast riceveva qualche migliaio di download al mese. UBS ha trovato il suo pubblico molto interessante perché era interessato ai contenuti finanziari per la gestione finanziaria personale.

UBS ha proposto a Martin di ospitare uno dei loro dirigenti nel suo podcast. Dopo l’apparizione del podcast, UBS ha monitorato un aumento 4 volte dei lead al proprio sito Web facendo domande sulle rendite. Questo era l’effetto di un singolo podcast con influenza su un pubblico iper-mirato interessato a quel particolare tipo di prodotto finanziario personale.

2: USA GLI STRUMENTI ONLINE PER TROVARE E ENTRARE IN CONTATTO CON GLI INFLUENCER

Per trovare influencer online, esistono strumenti e soluzioni di database che ti consentono di cercare parole chiave pertinenti e ottenere un elenco di influencer, insieme a approfondimenti che ti aiuteranno a valutarli. È solo questione di trovarne uno che si adatti al tuo budget e alle tue esigenze.

Quando utilizzi un software per trovare influencer online, tieni presente che gli elenchi che generano sono consigli. Devi poi leggere i contenuti dell’influencer e valutare se possono effettivamente spingere il tuo pubblico ad agire. Solo perché hanno molti follower non significa che convertiranno molti clienti.

3: PROPONI UNA PARTNERSHIP CON UN INFLUENCER

Più piccolo è il pubblico dell’influencer, più è probabile che sarà lui a chiederti di collaborare con il tuo brand. Poiché stanno cercando di sviluppare la propria attività come creatori / influencer di contenuti online, solleciteranno quel tipo di attività.

Man mano che diventano un po’ più grandi, potrebbero smettere di cercare da soli e aspettare che i marchi vengano da loro.

Quindi, quando arrivano a un certo punto (generalmente oltre 150.000 follower su un dato social network), le società di gestione si avvicineranno a loro per gestirli.

Sia che vieni avvicinato da un influencer o che ti avvicini a un influencer per una potenziale partnership, devi sapere che i soldi che investirai, come investimento ti porteranno un ritorno!

È importante conoscere i tuoi obiettivi, le metriche che ti interessano e cosa vuoi fare. L’influencer deve quindi dimostrarti che può davvero essere determinante. Chiedi loro di fornire alcuni punti di prova da precedenti progetti simili. Devi avere la certezza che i tuoi risultati varranno i soldi.

Ci sono molte persone che stanno cercando di essere influenti ma non hanno davvero il livello di coinvolgimento per persuadere il loro pubblico ad agire effettivamente.

4: MISURA I RISULTATI DEL TUO INFLUENCER MARKETING

Come qualsiasi azione di marketing devi monitorare i risultati

Quando inizi a costruire la tua strategia, definisci i tuoi obiettivi e determina come acquisirai le informazioni che ti dicono che ti stai avvicinando al raggiungimento di tale obiettivo o che stai facendo progressi lungo quel continuum.

Il tuo obiettivo potrebbe essere quello di generare traffico, generare vendite, ottenere lead, aumentare la brand awareness o cambiare la tua reputazione. Come lo misurerai? Inizia stabilendo un punto di riferimento. Quali sono le tue vendite adesso? Qual è la tua reputazione adesso? Quanti contatti stai ottenendo ora?

Ciò è particolarmente importante per gli obiettivi di branding, consapevolezza e reputazione. Fai sondaggi e social listening per vedere quante persone stanno parlando di te ora. In questo modo, quando lo misuri di nuovo su tutta la linea, sarai in grado di confrontare il numero di persone che parlano di te per sapere se funziona.

Ci sono molti indicatori chiave di prestazione (KPI). Se stai misurando il brand e la brand awareness, ad esempio, i tuoi indicatori chiave di prestazione sono la copertura, le impression, le visualizzazioni di video, forse i numeri di coinvolgimento sui post social e così via.

Ma ci sarà anche un indicatore di performance a cui tieni più di tutti gli altri. Se si tratta di un gioco di branding e consapevolezza, sarebbe quante più persone sono consapevoli della tua attività alla fine rispetto all’inizio. Potresti misurarlo tramite sondaggi, ascolto sociale e altri metodi.

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Come migliorare la copertura organica su Facebook

Come migliorare la copertura organica su Facebook - Francesca Antonetti social media strategist

La portata organica su Facebook in declino già negli ultimi anni, attualmente è praticamente crollata. Tranquilli, non sentitevi soli… è così per tutti!

Come migliorare la copertura organica di Facebook - Francesca Antonetti

In realtà è il momento giusto per porre maggiore attenzione alla copertura organica su Facebook… Perché? Te lo spiego subito!

Con le imminenti modifiche apportate da IOS e Google Privacy Sand box, per Facebook sarà sempre più difficile tracciare le azioni che gli utenti compiono fuori da Facebook. Poiché saranno più limitati nei dati che possono raccogliere, i contenuti sulla piattaforma Facebook diventeranno ancora più importanti.Facebook si trova quindi nella situazione di dover usare quei content creators in grado di creare contenuti sui quali gli utenti compiono azioni, come fermarsi, leggere, fare tap!Ogni volta che pubblichiamo un contenuto, che si tratti di un video o di un link esterno al blog, Facebook tiene traccia di tutte le azioni degli utenti, in modo che possano vendere quei dati agli inserzionisti.

Quando qualcuno guarda un video di 5 minuti sull’abbigliamento, Facebook impara qualcosa sui suoi interessi perché ha agito su quel contenuto. Così Facebook invierà loro altri contenuti sull’abbigliamento. E questo è il principio portante di Facebook Ads!

Facebook è motivato a condividere i nostri contenuti organici in modo da poter identificare chi sta agendo su quel contenuto e indirizzare loro delle pubblicità (Facebook Ads) in seguito. Fatta questa premessa, vediamo come far a migliorare la copertura organica dei nostri contenuti della nostra pagina Facebook.

1: FAI CAPIRE A FACEBOOK QUAL È IL TUO PUBBLICO IDEALE

Innanzitutto, assicurati di scegliere come target la nicchia giusta su Facebook. Facebook Audience Insights (https://www.facebook.com/ads/audience-insights/people…)può aiutarti a fare questa selezione. 

Ti dà accesso ai dati del pubblico su tutte le pagine e i gruppi di interesse su Facebook. Puoi vedere i loro livelli di attività, le pagine che stanno seguendo, il tipo di dispositivi che utilizzano e così via. Chiunque abbia una pagina Facebook può accedere a questi dati.

Quando apri Audience Insights, Facebook ti chiederà di scegliere un pubblico per iniziare.

 ▪️Seleziona “Tutti su Facebook“. Quindi, inserisci l’argomento della tua nicchia (nella sezione Interessi sul lato sinistro della pagina). Facebook ti dirà quante persone ci sono in quella nicchia, quali pagine gli piacciono e alcune delle loro informazioni demografiche come dove si trovano.

▪️Se vai alla scheda Attività, puoi vedere quanto è coinvolto questo pubblico su Facebook. Mostra quanti commenti, Mi piace e condivisioni danno in media in un mese, nonché su quanti annunci pubblicitari cliccano. 

Oltre a esaminare i dati sul pubblico per diversi interessi, puoi anche esaminare i dati sul pubblico per le singole pagine di Facebook. 

Cerca le pagine nella tua nicchia, simili alla tua, e vedi se il loro pubblico è simile a quello che desideri attirare per la tua pagina.

Assicurati che il pubblico su quelle pagine sia coinvolto. Se scopri che il pubblico di una determinata pagina non commenta, mette mi piace o condivide i suoi contenuti, probabilmente non agirà neanche con te.

Dopo aver identificato una pagina con un pubblico coinvolto che vorresti raggiungere, puoi iniziare a inviare dei segnali per comunicare che la tua pagina è proprio simile a quella che stanno seguendo. Non è necessario collaborare con quella pagina perché facebook possa indirizzare il traffico verso di te.

Puoi usare i segnali di Facebook per far sì che accada.

Ad esempio, potresti andare alla loro pagina e lasciare un commento, taggare la loro pagina in uno dei tuoi post e condividere i contenuti dalla loro pagina sulla tua pagina.

Tutte queste interazioni danno a Facebook segnali che sei simile all’altra pagina. Così, Facebook inizierà a indirizzare il traffico dal pubblico attivo sull’altra pagina alla tua pagina. Inizierai a vedere un aumento dei suggerimenti di pagina non appena inizierai a far crescere il tuo pubblico, senza che tu debba pubblicare ads.

2: TROVA LO STILE DI MESSAGGIO GIUSTO

La seconda chiave da utilizzare è “creare il messaggio giusto!

Attenzione! Creare il giusto messaggio non è tanto relativo al tuo prodotto/servizio quanto al tuo pubblico.

Devi identificarti con il tuo pubblico, per fare in modo che il tuo pubblico si identifichi con te, e creare un messaggio che loro hanno potenzialmente voglia di condividere.

Quindi, guarda i contenuti postati dalle pagine che hai individuato nello step precedente. Quali post migliorano la vita del loro pubblico? Le persone interagiscono con i contenuti su Facebook per fare colpo su altre persone.

Pensa al messaggio sulla tua pagina come a qualcosa che il tuo pubblico vorrebbe far sapere al mondo su di loro.

Il tuo pubblico sa che tutto ciò che dicono e apprezzano su Facebook è pubblico e i loro amici e familiari possono vedere con cosa stanno interagendo. Quindi, naturalmente, diranno cose su Facebook che li fanno apparire in un certo modo e in modo che possano avere un impatto sugli altri.

Per questo, fai attenzione a pubblicare post con temi “sensibili” che le persone non vorrebbero condividere su stesse (dieta, problemi finanziari, ecc), ovvero poni maggiore attenzione nella creazione del messaggio.Una volta che il tuo pubblico si impegna con te e fa suo il tuo messaggio, sarà molto più probabile che risponda e poi acquisti da te.

Pensa alla risposta che avresti se ti avvicinassi a uno sconosciuto a una festa e dicessi: “Ciao, risolvo questo problema e il mio prodotto offre questi cinque vantaggi”. Anche se quella persona è il tuo cliente ideale, probabilmente finirà rapidamente la breve interazione e se ne andrà.

Se vuoi coinvolgerli in una conversazione significativa, dovresti salutarli e chiedere loro di se stessi. Quando hanno finito di parlare, la cosa naturale da fare è ricambiare e chiedere di te. Questa conversazione funziona anche su Facebook. È così che puoi vendere al tuo pubblico senza farlo sembrare una vera vendita.

3: PUBBLICA 4 POST PER COINVOLGERE LA TUA AUDIENCE

Una volta che hai il pubblico e il messaggio giusti, l’ultimo pezzo del puzzle è il tuo contenuto.

Devi creare i contenuti in grado di inviare a Facebook dei segnali che i contenuti sono rilevanti. 

Like, reaction (cuori, ecc9 e brevi commenti sono dei micro segnali. 

A tal proposito, sappi che potresti aver bisogno di 10 likes per eguagliare il valore di una condivisione, un salvataggio o un commento più lungo.

Ecco perché devi creare contenuti che portino il tuo pubblico a impegnarsi e compiere questa azioni più profonde. Utilizzando un insieme di foto, video ecc coinvolgenti, puoi ottenere tutti quei segnali preziosi in modo che Facebook inizi a indirizzare più traffico alla tua pagina.In generale:

  • Foto e meme (post con immagini generano più like rispetto ad altri contenuti
  • I video generano invece maggiori condivisioni e “save” (Per i video che durano 3 minuti o più, organizzali in playlist, dove verranno riprodotti uno dopo l’altro. Se riesci a convincere gli spettatori a guardare tre video di fila, Facebook si assicurerà che ogni volta che pubblichi un video, quegli spettatori lo vedranno spesso e sicuramente; tieni presente che la maggior parte delle persone guarda i video senza audio quindi valuta un sistema per sottotilora o utilizza video con testi)
  • I post che avviano una conversazione sono quando poni una domanda a cui la tua audience perfetta non può fare a meno di rispondere. Deve essere qualcosa a cui risponderanno immediatamente con “sì”, “no”. (Per avere idee per iniziare la conversazione, guarda le pagine di Facebook che hai identificato per trarre ispirazione. Guarda quali domande fanno che stanno generando molto coinvolgimento. Potresti provare a creare qualcosa di simile ma metterci del tuo!)

4: USA IL 5°POST PER PROMUOVERTI

Una volta che hai ottenuto molto coinvolgimento dai tuoi contenuti, hai un pubblico che ti conosce, ti ama e si fida di te e sta aspettando che tu venda.

Quindi il quinto post può riguardare la tua offerta.

Hai dato al tuo pubblico la possibilità di parlare, quindi ora è disponibile a parlargli della tua offerta. 

La tua offerta non deve essere necessariamente qualcosa che vendi. Potrebbe essere entrare nella tua lista e-mail, unirti al tuo gruppo Facebook o ascoltare il tuo ultimo episodio di podcast. Qualunque cosa sia, dai al tuo pubblico un’azione da intraprendere.

Fonte: Social Media Examiner

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Strategia di Video Live & Brand Awareness su Facebook e Instagram

Strategia di Video Live - Francesca Antonetti Digital Strategist

Oggi ho pensato di parlare di una strategia legata ai vostri live, infatti in tantissimi di voi, utilizzate questo formato per i vostri contenuti, soprattutto su Facebook ed Instagram.

Strategia di Video Live - Francesca Antonetti Digital Strategist

Bene! Velocemente: per fare social media marketing, soprattutto su Facebook ed Instagram appunto, dovete necessariamente avere un budget pubblicitario (non mi soffermo su questo in questa sede, ma fidatevi di me 😊).

A livello di strategia dovreste avere un budget mensile da investire.

Quindi il processo è: definizione degli obiettivi, definizione del budget per raggiungerli.Tra gli obiettivi, deve assolutamente esserci quello della brand awareness – come primo step di un più ampio funnel. Ci siamo fin qui?

BENE, COME UTILIZZARE AL MEGLIO I TUOI CONTENUTI ORGANICI PER RAGGIUNGERE QUESTO OBIETTIVO E FAR SÌ CHE SIA DAVVERO UTILE ANCHE PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI PIÙ PROFONDI DEL FUNNEL (TRAFFICO, CONVERSIONE, LEAD GENERATION, VENDITA)?

Fate live? Ottimo. Per la brand awareness, un investimento mensile ottimale è quello del 5% del budget totale. Stabilito questo, prendiamo questo 5% di budget e mettiamolo per creare una sponsorizzazione, rigorosamente dall’ads manager (NO “promuovi post” dalla pagina).

Quindi creiamo una campagna ad obiettivo “visualizzazioni video”, inseriamo come contenuto un “post già esistente” ossia il nostro video live e partiamo.

A questo punto, se abbiamo fatto tutto bene, le visualizzazioni del nostro video aumenteranno (x5, x10, ecc), ma soprattutto potremo andare a creare una nuova audience basata totalmente sulla visualizzazione del video. Questa nuova audience, sarà:

  1. costata poco 
  2. molto profilata
  3. “calda” quindi pronta a passare allo step successivo del funnel.

In ultima analisi PRONTA PER IL RETARGETING, ma anche ottima per creare un pubblico simile(Sui pubblici simili approfondiremo quanto prima, ma sono certa di averne già parlato spesso!)

PERCHÉ PROPRIO IL VIDEO? 

Perché è un tipo di contenuto che Facebook (e Instagram) ama profondamente, quindi genera anche in organico maggiore copertura e visibilità e a livello di Facebook Ads costa molto meno rispetto ad altri obiettivi. 

PERCHÉ INVESTIRE IN BRAND AWARENESS, SE A ME INTERESSA PORTARE GLI UTENTI SUL MIO SITO WEB?

Perché questo tipo di campagne genera maggiore interazione, questo significa che aumenteranno like, commenti, ecc sui nostri post e… Crescerà anche la nostra portata organica, quindi “gratuita”.

Bene, bene… Avete mai pensato di sponsorizzare una vostra live? Lo avete fatto? Avete analizzato i risultati? Avete utilizzato quel pubblico per retargeting?

Storie in evidenza di Instagram: come utilizzarle

Storie in evidenza di Instagram: come utilizzarle - Francesca Antonetti social media strategist

Oggi torno a parlare di Instagram. In particolare di stories, ancora più nello specifico di highlights! Già, perché anche questa funzione, se usata con strategia, può essere molto utile allo sviluppo del nostro brand/business su Instagram!

Storie in evidenza di Instagram: come utilizzarle - Francesca Antonetti social media strategist

CHE COSA SONO LE STORIE IN EVIDENZA O HIGHLIGHTS?

Si tratta di stories che mettiamo in evidenza e quindi restano sul nostro profilo più delle 24h di vita delle normali stories, anzi fino a che non le togliamo!Utilizzarle strategicamente, vuol dire però di più: non basta valutare le performance di una stories, cioè risposte, reazioni e visualizzazioni – per decidere di metterle in evidenza, è un buon parametro, ma possiamo fare di più.Per i miei clienti è una delle prime impostazioni di cui mi occupo!

ECCO ALCUNE IDEE PER IMPOSTARLE E UTILIZZARLE AL MEGLIO

(N.B. impostarle prima ci aiuta anche a definire il piano editoriale delle nostre stories, quindi ne vale la pena!)

  1. FAQ: crea stories in cui rispondi a domande frequenti e crea questa serie di storie in evidenza.
  2. Articoli di blog: nuovo articolo? Fai una storia e metti in evidenza!
  3. Recensioni/feedback: così saranno sempre disponibili per chi atterra sul tuo profilo.
  4. Prodotti/servizi di punta
  5. Dietro le quinte: ecco qui puoi inserire le stories più performanti.
  6. UGC: i tuoi clienti ti taggano nelle loro stories? Premiali così!
  7. Offerte/promo
  8. Chi sono/vita quotidiana: Inserisci le stories che parlano di te e ti raccontano.

LA COPERTINA

Quando crei una storia e la metti in evidenza, potrai inserire un titolo per la storia in evidenza (e aggiungere successivamente lì tutte le storie in evidenza che desideri) e la prima storia inserita diventerà di default la copertina della serie di hightlights.

Il mio consiglio è di personalizzare le copertine per ciascuna raccolta di hightlights.

Anche in questo caso, guardiamo all’aspetto strategico e estetico, perché Instagram è una piattaforma basata sul visual, non dimentichiamolo! 

Cerchiamo di creare delle copertine in armonia con il nostro feed!

Per esempio, io creo le copertine in maniera molto semplice e veloce utilizzando i colori del brand.

Tu, utilizzi gli hightlights in maniera strategica?

10 Social Media Marketing Trends per il 2021

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Tendenze del social media marketing per il 2021: previsioni dai professionisti di Social Media Examiner

Vuoi conoscere gli ultimi trends del social media marketing?

In questo articolo, 10 migliori esperti di marketing condividono le loro previsioni per aiutarti a preparare i tuoi piani di marketing sui social media per il nuovo anno.

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1) la SEO guiderà la visibilità organica su Instagram

Quando si tratta di prepararsi per il 2021, in particolare con il marketing su Instagram, ci sono due cose di cui tutti i marketer dovrebbero trarre vantaggio: SEO e Reels.

Nel novembre 2020, è stato annunciato ufficialmente che Instagram sarebbe diventato più search-friendly.

Ora, i profili e i post pertinenti dovrebbero essere trovati anche senza l’uso di hashtag, soltanto attraverso la ricerca di parole chiave.

Il consiglio quindi, per sfruttare in anticipo questo aggiornamento, è di assicurarti che le tue caption includano parole chiave pertinenti che aiuteranno Instagram a identificare ciò che viene mostrato o discusso nel tuo post.

Per aiutare ulteriormente Instagram a classificare il tuo account, pubblica costantemente contenuti pertinenti alla tua nicchia. Altri modi per aiutarti a presentarti nella ricerca all’interno della tua categoria includono:

  • seguire altri account simili
  • aggiungere una parola chiave pertinente al tuo nome nella tua biografia (ad esempio, Francesca | Social Media Manager).

Per competere con l’aumento della popolarità di TikTok, Instagram ha lanciato Reels , una nuova forma di contenuto video distribuito in 15-30 secondi per creare momenti veloci e che attirano l’attenzione in modo creativo e divertente.

Il nuovo aggiornamento dell’interfaccia utente di Instagram, che mette IG Reels in primo piano e al centro, dovrebbe suggerire ai professionisti del marketing che Instagram Reels sarà continuerà a crescere nel 2021.

Se non sai da dove iniziare, il consiglio è sfruttare ciò che sta già funzionando. Non è necessario reinventare la ruota, è sufficiente basarsi su ciò che sta già funzionando su un’altra piattaforma.

Anche se non sei un utente TikTok, crea un account TikTok e guarda cosa sta già diventando virale su TikTok. Prendi appunti, scopri quali sono i suoni più popolari e decidi come dare il tuo tocco personale. Quindi crea quel contenuto su Instagram Reels.

E’ stato evidenziato che i contenuti di 15 secondi superano le prestazioni di quelli di 30 secondi, poiché l’anteprima di Instagram Reel è limitata a 15 secondi prima che le persone debbano fare clic su Vedi altro. Quindi meglio attenersi alla creazione di contenuti di Instagram Reels della durata di 15 secondi in modo che l’intero video venga riprodotto in modalità Anteprima.

Assicurati di aggiungere del testo ai tuoi contenuti video per aumentare il tempo di visualizzazione e aggiungi anche una didascalia basata sul valore per incoraggiare i tuoi follower a “salvare” o “condividere” il tuo Instagram Reel.

Sfruttando questi due grandi aggiornamenti di Instagram, i professionisti del marketing dovrebbero aspettarsi di ottenere maggiore visibilità e attirare follower che potrebbero essere i clienti ideali per la tua attività. Ricorda, la cosa più importante è rimanere coerenti con la tua strategia Instagram poiché i risultati si verificano nel tempo, non dall’oggi al domani.

2) I Reels aumentano in modo esponenziale la copertura organica su Instagram

Sebbene ci siano un sacco di funzioni divertenti e fantasiose che vengono implementate per il marketing su Instagram, la tendenza si sta chiaramente spostando verso i video, in particolare i video in forma breve.

Abbiamo già visto questo modello quando le storie sono uscite nel 2016. Il coinvolgimento e la copertura per i post dei feed sono diminuiti poiché Instagram ha spostato l’attenzione dei suoi utenti su storie che scompaiono 24 ore su 24.

Ora, stiamo assistendo alla stessa cosa; la portata sta diminuendo per le storie e i post dei feed, ma sta esplodendo per i Reel. Stiamo parlando di 10 volte il numero di visualizzazioni che ti aspetteresti per le tue storie o i post dei feed.

È giunto il momento di unirsi al video marketing in forma abbreviata.

I Reel sono easy proprio come le storie. Ciò che li rende così coinvolgenti è il fatto che puoi aggiungere musica e testo per mantenere alta l’attenzione.

Esempio: cronometrare il testo in modo che appaia e scompaia al ritmo della canzone, oppure usare l’effetto Green Screen.

L’effetto Green Screen è super potente per le piccole imprese in Reels perché ti dà la possibilità di condividere foto, screenshot o video nel tuo Reel. Le foto possono essere ad esempio immagini prima e dopo che illustrano la trasformazione offerta dalla tua azienda. Oppure gli screenshot possono essere utilizzati per mostrare le domande che la tua azienda riceve tramite e-mail o messaggi diretti, dove rispondi alla domanda come una “testa parlante” davanti allo screenshot. Le opzioni sono infinite (e meglio spiegate in modo visivo!)

Il consiglio è di prendere confidenza con l’effetto Green Screen in Reels e guardare le visualizzazioni, i lead ei clienti che arrivano.

3) I Negozi fisici si stanno spostando verso lo Shopping Online su Instagram

Man mano che ci abituiamo alla “nuova normalità”, le aziende devono muoversi per garantire che le vendite continuino ad arrivare e che i numeri superino gli anni precedenti. Ma con le nuove misure in atto per mantenere i consumatori al sicuro, come si fa?

Sebbene l’eCommerce sia stato un metodo di monetizzazione popolare per molti marchi negli ultimi anni, in genere non viene utilizzato dai negozi fisici.

Nel 2021, le previsioni sono che, per esempio, anche la tua palestra o il tuo studio di yoga locali offriranno lezioni online in una vasta gamma di formati: da Instagram Lives, chiamate Zoom o le loro piattaforme integrate e proprietarie. I negozi di alimentari avranno tempi di consegna di 1 ora per lo shopping online, servizi professionali come banche e avvocati offriranno riunioni online e i tuoi negozi al dettaglio preferiti offriranno consegne locali o ritiro fuori il negozio.

Probabilmente, qualsiasi operazione tradizionale che può essere trasformata in un processo online lo farà e tutti i contatti di persona saranno limitati.

Ciò rende ancora più importante che la versione online del tuo prodotto o servizio sia fornita con la massima qualità e standard.

Questo spostamento verso lo shopping-senza-contatto consentirà ai negozi di e-commerce di prosperare ulteriormente nel 2021. Con piattaforme social come Instagram e Facebook che stanno già iniziando a integrare l’acquisto in-app, i passaggi tradizionalmente richiesti per convertire un utente in un cliente saranno ridotti e il divario tra “scrolling” e “shopping” risulterà notevolmente sfocato.

Per trarre vantaggio da questi cambiamenti, la tua attività locale dovrai:

  • Esaminare il tuo pubblico per determinare i loro veri desideri e bisogni da un’offerta online.
  • Cerca e testa più piattaforme video per trovarne una che supporti al meglio la tua offerta.
  • Raccogliere le informazioni di contatto dei clienti per assicurarti di essere in contatto e poterli raggiungere in qualsiasi momento.
  • Iscriverti a Instagram e Facebook Shop per linkare i prodotti ai tuoi post sui social.

E tutti i brand dovrebbero considerare quanto segue:

  • Il retargeting. La maggior parte del tuo traffico non genererà acquisti alla prima visita. L’implementazione di una strategia di retargeting ti assicurerà di raggiungere gli utenti di quel traffico in un secondo momento e giungere alla vendita.
  • La user-experience. Se il tuo sito web è lento, non ottimizzato per i dispositivi mobili, ha un processo di checkout malfunzionante o manca di policy di spedizione e reso, ora è il momento di risolverlo. Qualsiasi inconveniente può ridurre notevolmente il tasso di conversione.

4) L’Umanizzazione dei brand

Le aziende smart devono comprendere che essere trasparenti, autentici e persino vulnerabili è il marketing intelligente nel 2021.

Le persone si connettono con le persone.

Ciò significa che il marchio dovrebbe essere personificato in modo da rivelare chi rappresenta e cosa rappresenta. Mostri i volti della tua community.

5) Il successo della pubblicità su Facebook è legato al ciclo di vita del cliente

Poiché il mercato online continua a diventare più saturo e i costi pubblicitari di Facebook continuano a crescere, tornare agli aspetti fondamentali della conduzione di campagne pubblicitarie su Facebook e Instagram sarà fondamentale per il successo.

Al centro di tale successo sarà la valutazione accurata del ciclo di vita del cliente e il valore medio del cliente in modo da sapere quanto puoi pagare per un lead e rimanere comunque redditizio.

Rivedi i registri dei tuoi clienti passati per avere un’idea precisa di come i lead si uniscono alla tua lista, il tempo che intercorre tra qualcuno che si unisce alla tua lista e diventa un cliente pagante e quanto il tuo cliente medio spende con te.

Usa queste informazioni per costruire le tue proiezioni e una strategia pubblicitaria di Facebook che rifletta i dati reali dei tuoi clienti.

Quindi puoi passare allo sviluppo di campagne pubblicitarie innovative che giocano con le creatività.

Ad esempio, poiché Facebook sta dando più risalto a Reels su Instagram, probabilmente gli annunci video convertiranno meglio delle immagini. Prova video, GIF e Reel nei tuoi annunci per vedere quali funzionano meglio con il tuo cliente ideale.

6) Strategie di Ads flessibili

Se c’è qualcosa che il 2020 ci ha insegnato, è essere preparati a cambiamenti senza precedenti perché il successo è per chi è agile.

3 consigli:

1) avere una solida conoscenza dei fondamenti della pubblicità di Facebook in modo da poter adattare la strategia di conseguenza,

2) anticipare l’impatto che le restrizioni sulla privacy avranno sul tracciamento degli utenti (e di conseguenza, sulla pubblicità)

3) essere flessibili.

7) La creatività pubblicitaria di Facebook diventa meno statica e favorisce la positività

Una cosa è certa: la pubblicità su Facebook (e Instagram) vedrà più creatività e ingegno che mai nel 2021.

Di seguito sono riportate quattro tendenze creative degli annunci di Facebook che prevedo che gli inserzionisti sperimenteranno e vedranno il successo nel 2021:

GIF:

  • GIF: le GIF hanno dimostrato di essere un punto fermo tra gli inserzionisti intermedi e avanzati e sono incredibilmente facili da produrre. Basta prendere 3-15 secondi di qualsiasi video e creare la tua GIF su un sito come Giphy.com. Ricorda, sebbene le GIF siano brevi e piacevoli, vengono comunque conteggiate come visualizzazioni di video in modo da poterle retargeting.
  • User-generated content (UGC): A volte i tuoi contenuti più creativi e persuasivi provengono direttamente dai tuoi clienti. Sempre più professionisti del marketing stanno riconoscendo il potere dei contenuti generati dagli utenti e stanno trovando modi intelligenti per incentivarlo tra la loro base di clienti per l’utilizzo nel loro marketing. I contenuti generati dagli utenti possono variare da testimonianze a modifiche divertenti e scattanti in stile Reels su come utilizzare effettivamente il tuo prodotto o servizio. Assicurati di avere il permesso di utilizzare questo UGC, ovviamente, e poi utilizzali nei tuoi annunci.
  • Collages: i collage stanno tornando in voga. E ha senso: attirano l’attenzione e incoraggiano le persone a mettere in pausa il loro scrolling per controllare il contenuto. Quella pausa può essere tutto ciò che è necessario per far fluttuare l’occhio attraverso il resto dell’annuncio (dal copy al titolo) e provocare il clic. Quindi prova!
  • Ad con testo: ora che Facebook ha rimosso la regola del 20% di testo dalla sua piattaforma gli inserzionisti possono giocare con annunci di testo più grandi e audaci. Pensa a quanto sono stati popolari i post di citazioni su Instagram per molti content creator. Perché non giocare con alcuni di quegli stessi stili per i tuoi annunci?

8) La Personalità diventa la chiave per la crescita di YouTube

Il business online sta esplodendo e YouTube non fa eccezione.

Molti canali, anche quelli più recenti, stanno registrando una crescita esponenziale in questo momento.

In mezzo a questa crescita, la differenziazione sarà fondamentale per distinguersi e raggiungere il cliente ideale.

Man mano che YouTube diventa sempre più saturo di nicchie di attualità, diventa anche più incentrato sulla personalità.

Ciò significa che il tuo elemento di differenziazione più prezioso è la tua personalità unica: il modo in cui parli, il modo in cui spieghi i concetti, ecc.

Appoggiarsi a ciò che ti rende diverso e iniettarlo nel tuo canale sin dal primo giorno renderà più facile attrarre e fidelizzare un nuovo pubblico su YouTube.

9) La cultura di LinkedIn si sposta verso la trasparenza della conversazione

Il 2020 è stato un anno enorme per LinkedIn. La piattaforma ha lanciato LinkedIn Live, Eventi, Sondaggi e Storie.

Nel 2021, i professionisti del marketing dovranno abbracciare non solo queste nuove funzionalità e i nuovi formati, ma anche il cambiamento culturale creato dall’aumento del lavoro a distanza in remoto.

I professionisti che lavorano in remoto interagiscono con i contenuti conversazionali perché imitano l’ambiente di squadra che manca.

Lato Personal branding (account personale), dovrai concentrarti sulla padronanza del marketing conversazionale. Crea sondaggi su cui il tuo pubblico potrà votare, fai domande aperte negli aggiornamenti, condividi foto sincere della tua giornata lavorativa in storie o pubblica articoli sulla celebrazione di traguardi della carriera.

Sul lato della pagina LinkedIn (per le aziende), il 2021 rappresenterà un punto di svolta per le piccole e medie imprese (PMI) che sono iper-focalizzate sulle loro pagine LinkedIn.

Il team di LinkedIn è alla ricerca di modi per attirare le PMI come mai prima d’ora con il lancio di funzionalità imminenti che aiuteranno le PMI a creare una comunità di fan entusiasti di prodotti o servizi.

Molte aziende stanno già sfruttando appieno le nuove funzionalità interattive disponibili.

È qui che le cose diventano interessanti sia sul lato personale che su quello aziendale.

Le conversazioni su LinkedIn, in genere un luogo in cui le conversazioni sono incentrate sugli affari, si sono concentrate su questioni pubbliche, politiche, sociali ed economiche.

Perché questo è importante? Perché questo cambiamento sta costringendo professionisti e marchi a parlare e condividere i propri valori.

Se vuoi avere successo su LinkedIn nel 2021, preparati ad adottare la trasparenza nei tuoi sforzi di marketing.

10) Modifiche della rete di LinkedIn

LinkedIn è attualmente afflitto da spam di massa, che rende le persone più titubanti e scettiche riguardo al collegamento e più facilmente offese da una presentazione di vendita.

Nel 2021, i professionisti del marketing dovranno concentrarsi sulla costruzione di relazioni piuttosto che sulla raccolta di connessioni il cui unico scopo è quello di abbandonare una presentazione di vendita dopo due interazioni.

Le connessioni 1: 1 reali iniziano quando la richiesta di connessione viene personalizzata per il destinatario, facendolo sentire apprezzato.

Il “bravo” social media marketer si impegnerà a costruire relazioni significative a lungo termine su LinkedIn che non siano percepite come transazionali.

L’effetto non sarà solo relazioni più forti, ma anche maggiore engagement che di conseguenza, aumenterà il valore.

Francesca Antonetti - social media manager
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Guida all’uso degli hashtag su Instagram 2021

Guida all'uso degli hashtag su Instagram 2021 - Francesca Antonetti web e social media specialist

Brevi nozioni sugli hashtag

Guida all'uso degli hashtag su Instagram 2021 - Francesca Antonetti web e social media specialist
  • Gli hashtag rendono i tuoi post “reperibili” semplicemente
  • Ti permettono di raggiungere anche utenti al di fuori dei tuoi followers
  • Puoi utilizzare massimo 30 hashtag per post
  • Inserisci solo gli hashtag che i tuoi clienti potenziali cercano e consultano
  • Puoi inserire gli hashtag nella caption o nei commenti, funzioneranno ugualmente!
  • Esistono due categorie di hashtag: Top (popolari) e recenti, il tuo scopo è quello di portare il tuo post tra i top post.
  • Quando scegli i tuoi hashtag poni attenzione anche al “look & feel” dell’hashtag. Ovvero, apri l’hashtag che ti interessa, se noti che tra i top post, ci sono foto molto simili tra loro, tu avrai maggiori possibilità di finirci dentro se utilizzerai un contenuto diverso.
  • Instagram banna un’intera lista di hashtag ogni anno, quindi potrebbero esserci anche hashtag che tu utilizzi. Occhio!
  • Assicurati di non utilizzare nessun hashtag bannato, oppure Instagram ti metterà in shadowban (Lo shadowban è una sorta di punizione. nessuno vedrà il tuo contenuti, se non ti segue già)

Guida per trovare i tuoi hashtag

  1. Scrivi su un foglio i 4/5 argomenti che tu tratti nei tuoi post.
  2. Per ciascun argomento, fai una lista di 5-10 parole relative a ciascun argomento.
  3. Vai su Instagram, fai tap sulla barra di ricerca immagine 1) e vai su hashtag (o tag se hai impostato la lingua inglese, come me), digita ciascuna parola che hai scritto prima, al punto 2.
  4. Verrà fuori una lista di hashtag, scrolla fino giù, finché non trovi quelli di dimensioni piccole o medie (a seconda del numero di post all’interno, quindi evita quelli con milioni di post)
barra di ricerca di Instagram
Immagine 1: la barra di ricerca di Instagram

Trova la giusta nicchia

Un errore che molti piccoli account fanno spesso è quello di utilizzare hashtag “giganti” e generici (ad esempio #marketing, #fitness, #workout).

Tra questi hashtag ci sono milioni di post, per cui quello che accade è che il tuo post svanirà in un secondo.

Le uniche persone (account) che possono utilizzare tranquillamente questi hashtag, sono account grandi, con un grande seguito.

Quindi, se tu hai un piccolo account, dovresti concentrarti sui “long tail hashtag”, quindi hashtag più piccoli e soprattutto focalizzati sulla tua nicchia!

Le dimensioni degli hashtag

Gli hashtag che tu dovresti utilizzare sono:

  • Piccoli: 1-15K post
  • Medi: 50-100K post
  • Grandi: 100-200K post

Seleziona i tuoi 30 hashtag tra piccoli e medi, se hai un piccolo account. Idealmente, dovresti individuare hashtag che hanno più di 5000 post e meno di 100.000. Naturalmente quando l’account cresce, puoi utilizzare hashtag più grandi.

5. Segnati questa lista di hashtag dove puoi copiarli e incollarli velocemente sul tuo post e in modo che puoi salvarli anche per il futuro.

6. Quando selezioni gli hashtag per il tuo post, mixa gli hashtag di diverse categorie con quelli relativi ad una categoria specifica. E’ importante anche mixare hashtag di diverse dimensioni.

Quali hashtag utilizzare secondo il contenuto e l’audience

  1. Hashtag rilevanti per il contenuto, quindi che descrivono il contenuto del post
  2. Hashtag che si rivolgono alla community della tua target audience. Questi sono gli hashtag che descrivono il tuo cliente ideale.

Quindi a questo punto sappiamo quali hashtag selezionare in base a dimensioni, contenuto e audience.

Tuttavia, ogni attività di marketing ha bisogno di analisi.

Quali dati analizzare

  • Sei andato con il tuo post tra i top? Per quali hashtag?
  • Qual è la percentuale di utenti che non ti seguono raggiunta?
  • Questa strategia ha portato nuovi followers?

E’ importante che tu tenga traccia di quali hashtag stanno funzionando e quali no, in modo da poter riutilizzare i migliori e scartare quelli che non performano. E ricordati di cambiare gli hashtag ogni tanto, quindi non utilizzare sempre gli stessi.

Naturalmente per accedere agli insight sevi avere un account di tipo “business” o “creator”.

Ora, metti tutto questo subito in pratica. Crea un exel – o quello che preferisci – con 3 gruppi di hashtag dividendoli tra piccoli, medi e grandi. Per ciascun gruppo scrivi gli hashtag che hai trovato; prepara i tuoi gruppi di hashtag da 30 per i tuoi post futuri.

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Social media news: Facebook Shop e formato “Guida” su Instagram

Facebook shop e formato Guide di instagram

E’ una settimana importante in casa Facebook, per creator, social media manager, ma anche piccoli business e liberi professionisti. Due news davvero imperdibili: l’annuncio dell’implementazione di un tool importantissimo per piccole e medie imprese, Facebook shop e il tool per creare “Guide” su Instagram. Vediamo in cosa consistono.

Leggendo questo articolo saprai:

  • Che cos’è Facebook Shop, a chi si rivolge e come funzionerà
  • Che cos’è “Guide” di Instagram. e come aiuterà i creator

Che cos’è Facebook Shop

Facebook Shop sarà un aiuto concreto per le piccole imprese che desiderano vendere online.

Da sempre la mission di Facebook è quella di far “connettere” gli utenti con amici e parante, ma anche con brand e negozi che amano.

Durante il lockdown, la chiusura dei negozi – quindi ci soffermiamo in particolare sui piccoli business locali – ha comportato la volontà da parte di questi ultimi di spostare gli affari online, sia per mantenere il contatto coi i propri clienti sia per la necessità di provare ad incassare qualcosa, anche con le serrande abbassate.

Non è un caso quindi, che Zuck abbia implementato questo tool proprio in questo periodo, rispondendo ad una necessità forte da parte dei business che, su Facebook ed Instagram, comunicano e fanno marketing e soprattutto acquistano pubblicità (se non acquistano pubblicità, non stanno facendo marketing davvero!)

Facebook Shop e Formato “Guida” di Instagram

Come funziona Facebook Shop

Facebook Shop permetterà quindi alle PMI di creare il proprio negozio online per consentire ai clienti di accedere sia da Facebook che da Instagram.

La creazione del negozio è gratuita. Basterà selezionare i prodotti dal catalogo e personalizzare l’aspetto dello shop con una copertina, logo e clori del brand.

Gli utenti possono trovare il negozio attraverso la pagina Facebook o Instagram – attraverso storie o le ads e – consultare il catalogo e procedere all’acquisto direttamente in app, attivando il checkout.

Nei Facebook Shop sono implementati anche i servizi clienti attraverso Messenger, WhatsApp e Instagram Direct in modo che l’utente può fare domande e ricevere facilmente informazioni, proprio quasi come il servizio in negozio fisico.

Il servizio è in roll out in questi giorni e nei prossimi mesi sarà disponibile per tutti.

Ovviamente, già si vocifera che, la copertura organica dei post scenderà ulteriormente, quindi gli investimenti pubblicitari dovranno probabilmente essere più consistenti. D’altra parte Facebook non prenderà commissioni e contestualmente non è una ONLUS e quindi da qualche parte i soldi devono uscire 🙂

Instagram Shop e Live Shopping

Dal blog ufficiale di Facebook:

We’re also investing in features across our apps like Instagram Shop, live shopping and more that will be integrated with Facebook Shops to help customers discover products they’re interested in and make purchasing easier.

Introducing Facebook Shops: Helping Small Businesses Sell Online – Facebook

Instagram Shop:

Quest’estate verrà rilasciato negli Stati Uniti, Instagram Shop attraverso la sezione Instagram Explore, dove gli utenti potranno trovare brand e creator, filtrare le categorie e acquistare.

Live shopping:

Le persone da sempre usano i video, in particolare le dirette, per mostrare nuovi prodotti.

In questa direzione stanno implementando un nuovo strumento per agevolare la vendita in diretta, con la possibilità di taggare il prodotto prima dell’inizio della diretta. I prodotti verranno poi mostrarti nella parte inferiore della schermata e l’utente, toccandoli potrà procedere all’acquisto!

Formato “Guida” di instagram

Seconda super notizia della settimana: è arrivato il formato “guida” per Instagram.

Si tratta un nuovo strumento interno alla piattaforma di Instagram che permetterà ai creator, blogger e influencer di avere, direttamente in app, una sorta di mini blog.

Si potranno creare delle raccolte di post e storie e aggiungere ulteriori contenuti testuali, catalogandoli in una sezione apposita del proprio feed.

Visita l’account ufficiale di Instagram per saperne di più!

Al momento la funzione è disponibile solo per un numero limitato di account, per lo più ONG come @unicef

Dove trovare la sezione "guide" su Instagram
Ecco dove troverai la raccolta di Guide di Instagram

Oppure @heads_together

Aspetto di "Guide" di Instagram nel feed.
Qui puoi vedere l’aspetto delle guide nel feed.

Conclusioni

Personalmente non ritengo assolutamente che Facebook Shop potrà sostituire un vero ecommerce, sotto molti punti di vista. Tuttavia, lo strumento nasce da una premessa, si rivolge a piccole imprese che spesso, non hanno e non sono neanche coscienti di NON avere le risorse per farsi fare, gestire e portare avanti un vero ecommerce, ma può essere un valido sostegno, con l’abbattimento di alcuni costi, per vendere anche in caso di pandemia ad esempio, in maniera agevole.

Allo stesso modo, lo strumento “Guide” di Instagram, ritengo sia uno strumento interessantissimo e non vedo l’ora che sia disponibile anche per me, ma ovviamente non potrà mai sostituire un vero blog post, almeno per quanto mi riguarda!

Gamification e social media

Gamification e Social media - Francesca Antonetti

Cosa fa un social media manager, tra le altre attività? Crea la strategia, definisce gli obiettivi da raggiungere e crea un piano editoriale e relativo calendario per raggiungerli.

Gamification e Social media - Francesca Antonetti

Trovare e creare i contenuti giusti è una sfida quotidiana. Cosa vuol dire giusti? Vuol dire contenuti in grado di catturare l’attenzione dell’utente, con l’obiettivo di coinvolgerlo, fidelizzarlo e trasformarlo poi in cliente.

La gamification è un tipo di attività che può aiutarci in questo obiettivo. Per spiegartela bene, ho chiesto aiuto ad Andrea Khaldi, meglio noto come l’Architetto della Mente, coach esperto in tecniche di apprendimento rapido e Gamification. Grazie Andrea per il tuo contributo!

Con questo articolo-intervista saprai:

  • Quali sono i 4 tipi di contenuti che devi utilizzare nel tuo piano editoriale
  • Che cosa si intende per Gamification
  • Quali sono gli elementi imprescindibili per creare una comunicazione efficiente utilizzando la Gamification
  • Come utilizzare la Gamification nella tua social media strategy
  • Come la Gamification può aumentare la tua brand awareness

4 tipi di contenuti che devi utilizzare nel tuo piano editoriale

Ecco i 4 tipi di contenuti che io utilizzo nei miei piani editoriali:

  • CONTENUTI EDUCATIVI: insegna quello che sai, offri valore ai tuoi utenti.

  • CONTENUTI EMOZIONALI: che tu rappresenti un brand o stia promuovendo il tuo personal brand raccontare te stesso, qualcosa di te, della tua vita, la tua storia (il tanto citato storytelling insomma) o della storia del prodotto che vendi o la tua attività, ti aiuterà a costruire fiducia nei tuoi confronti.

  • CONTENUTI VIRALI O CONDIVISIBILI: è un tipo di contenuto che ai miei clienti propongo sempre perché funziona sempre. Post grafici, citazioni, meme.

  • CONTENUTI PROMOZIONALI: anche se questo tipi di contenuti dovrebbe rappresentare solo il 20% dei post e se hai fatto bene l’altro 80% questo 20% è abbastanza, ovviamente non viviamo di like, commenti e followers ma di quello che vendiamo. A questo livello io inserisco qualsiasi post con CTA, che quindi portano l’utente a compiere un’azione, quindi anche la lead generation.

Ne parlo approfonditamente qui: Piano editoriale: la regola dell’80 20

Oggi mi concentrerò sui contenuti ludici, che quindi inserisco all’interno dei contenuti emozionali. Visto che è nella sfera emotiva dell’utente che agiscono. Attraverso un’intervista con Andrea Khaldi.

D: Che cosa si intende per Gamification?

Questa domanda sembra banale, ma non lo è! Pensa che neanche gli addetti al settore concordano su quale sia la definizione precisa della Gamification!

Per certi versi per gamification si intende l’uso dei meccanismi dei principi dei giochi e dei videogiochi all’interno delle normali attività umane, che magari possono risultare noiose o frustranti.

Ma scavando più a fondo si impara che non basta mettere dei punti o dei trofei per gamificare una situazione: occorre costruire una relazione molto più intensa con il Giocatore/utente, capendo quali sono le sue vere motivazioni.
Ed ecco che allora esce fuori forse, cos’è davvero la Gamification: il più sofisticato filtro conoscitivo dell’animo umano e lo strumento più pratico per far concentrare le persone su quello che stanno facendo.
Una sorta di Mindfulness molto molto pratica!

D: Quali sono gli elementi imprescindibili per creare una comunicazione efficiente utilizzando la gamification

Direi soprattutto uno: mettere al centro di tutto l’utente che hai davanti.

Capire chi è, cosa lo motiva, come “funziona” e costruire un “cerchio magico”, l’insieme di regole, premi e punizioni che regoleranno il “gioco”.

Questo Cerchio Magico è fisiologicamente diverso per ogni giocatore, per questo è importante calibrarlo bene attraverso una relazione conoscitiva approfondita. Per fortuna capire il tipo di Giocatore che si ha davanti è abbastanza facile.

Ed è a quel punto che si si passa alla parte operativa: stabilire le Meccaniche appropriate ed usare i Componenti necessari.

Una Meccanica è un processo specifico che fa agire una persona.

Magari il nostro utente ama ottenere premi e riconoscimenti, oppure ama scoprire tutte le sfumature di una storia. C’è chi ha bisogno di sapere di essere il numero 1 e chi invece ama poter partecipare alla costruzione del gioco.

Quando abbiamo capito la meccanica più adatta, a quel punto possiamo scegliere i “componenti”, ovvero gli elementi che verranno effettivamente usati da un utente.

Hai presente un Avatar per un social network, il sistema a punti di un super market o un sondaggio per creare un Lead?

Sono componenti, che attivano meccaniche per far compiere un’azione ad un utente.

Un cerchio magico, insomma!

D: Ogni buon social media strategist sa che all’interno di una Social media strategy, è sempre più difficile riuscire a raggiungere il proprio target. Può riuscirci solo con contenuti di valore e coinvolgendolo anche attraverso le emozioni. La gamification è utile in questo senso?

Assolutamente sì!
In due modi: innanzitutto, come ho detto prima, la Gamification sfrutta le Leve Motivazionali fisiologiche degli esseri umani. Per questo dicevo che gamificare un’attività non significa solo usare punti o trofei, ma costruire un processo in cui la motivazione e le emozioni di un utente siano il perno centrale.
La vendita verrà dopo, in modo naturale.
Yukai Chou, uno dei massimi esperti mondiali sull’argomento, preferisce parlare di “Human Driven Motivation” contrapposta a “Data Driven Motivation”, quando parla di Gamification.


Poi c’è la quantità stratosferica di storie, metafore, personaggi che ormai sono diventati parte del nostro immaginario e che provengono dal mondo “nerd”: pensa al successo degli Avengers ad esempio, ed in generale dell’MCU.
Personaggi come Spider Man, o Black Panther, ormai possono essere usati come simboli, metafore… come ancore, insomma, per solleticare la curiosità di un utente e generare un’interazione molto forte.
Le più moderne piattaforme social, Twitch e Tik Tok, si basano proprio su questo: far giocare gli utenti con immaginari e scenari che fino a qualche anno fa erano considerati negativamente o con superficialità!

D: Quindi ad esempio, i giveaway e le challenge sono un esempio di gamification nel social media marketing?

Esatto, sono gli esempi più lampanti di Gamification nel Social Media Marketing.

Sono efficaci perché attivano meccaniche molto forti: la competizione, il desiderio di essere i numeri uno e sconfiggere gli avversari, ottenere una ricompensa etc.

Si tratta di strumenti semplici ed efficaci ma attenzione: non basta inserire un premio o dei punti per pensare di aver gamificato un’attività.

Occorre costruire una strategia precisa perché come tutto ciò che riguarda la comunicazione ed il social media management in particolare le nostre azioni devono essere calibrate in modo preciso sul tipo di utenza che vogliamo raggiungere (chi sono i miei follower? che tipo di giocatori sono?).

Io ad esempio sono totalmente insensibile alle challenge che mettono in palio un premio basato sulla fortuna, ma reagisco bene alle classifiche in cui posso impegnarmi per dimostrare il mio valore. E questo è solo un esempio tra i tanti possibili. Dopotutto di tecniche di gamification ne esistono tante: è scegliere quella giusta per te, la vera sfida!

D: Ad un brand (o personal brand) occorrono almeno 16 interazioni per far sì che una persona, guardando anche solo il logo o la faccia, li riconosca. La gamification può aiutare nel generare queste interazioni?

Certo!

Al punto che non spiego come non venga usata di più dai brand.

Uno degli elementi più importanti della Gamification è il cosidetto “Player’s Journey”, che indica le 4 fasi che un giocatore segue quando inizia un gioco: Discovery, Onboarding, Scaffolding, Endgame.

Quando un utente ci scopre si trova inevitabilmente nella fase di Discovery, momento fondamentale in cui decide se continuare o meno a conoscerci.

Attraverso alcune meccaniche molto semplici da applicare al giorno d’oggi è possibile fargli iniziare il suo Player’s Journey verso il nostro Brand, agendo non su quello che noi possiamo fare per lei/lui, ma su quello che il l’Utente vuole: continuare a giocare.

In questo modo, calibrando bene il Copy e sfruttando una buona strategia cross-canale è possibile far salire vertiginosamente il numero di interazioni che un utente compirà.

Andrea fa parte della community di cui faccio parte anche io e ne sono admin Officina2030 di Alessandro Principali, con il quale collaboro e che ha recentemente intervistato Andrea nell’ambito del suo nuovo interessantissimo format Live2030.

Ecco l’intervista!

Live2030 – Sviluppare Disciplina per apprendere velocemente – Andrea Khaldi, Architetto della Mente

Se ti interessa approfondire e conoscere meglio Andrea Khaldi, ecco i suoi contatti!

SEO Copywriting: come scrivere contenuti per le persone e ottimizzare per Google

SEO Copywriting: come scrivere contenuti per le persone e ottimizzate per Google - Francesca Antonetti

Se vuoi aumentare il pubblico del tuo blog, dovrai diventare più intelligente con i tuoi contenuti.

Una delle maggiori sfide che devono affrontare i blogger e i content marketer è la scrittura di contenuti ottimizzati per i motori di ricerca, ma piacevoli anche per i lettori.

L’argomento SEO è molto frainteso.  Ma il SEO copywriting non è complicato, una volta compreso che le persone vengono prima, prima degli algoritmi di ricerca.  

Prosperare nel tuo business online significa che devi andare oltre la semplice “scrittura di contenuti”. I tuoi contenuti devono raggiungere due obiettivi: in primo luogo, attirare l’utente finale (clienti, clienti, potenziali clienti, lettori, ecc.) E in secondo luogo, risolvere un problema particolare.

Ma come si creano contenuti che soddisfano tali obiettivi? Come si creano contenuti che si allineano bene con Google e convincono anche le persone? Questo è il copywriting SEO.  

SEO Copywriting: come scrivere contenuti per le persone e ottimizzate per Google - Francesca Antonetti

Con questo articolo saprai:

  • Che cos’è il SEO?
  • Comprendere del copywriting
  • Che cos’è SEO Copywriting?
  • Elementi di SEO Copywriting
  • Scrivere contenuti utili per le persone (la tua audience!)
  • Ricercare parole chiave per la creazione di contenuti
  • Copywriting: convincere le persone all’azione

Iniziamo…

Che cos’è il SEO?

Sappiamo tutti cosa succede quando si digita una query di ricerca in un motore di ricerca e si preme “invio”: si ottiene un elenco di risultati di ricerca pertinenti al termine di ricerca.

Le pagine dei risultati vengono visualizzate come risultato dell’ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO). In breve, la SEO è un metodo per ottimizzare (migliorare l’efficacia) dei tuoi contenuti per i motori di ricerca, al fine di aiutarli a posizionarsi più in alto rispetto ai contenuti di altri siti che hanno come target gli stessi termini di ricerca.

Alpha Bee Design offre un quadro chiaro del processo SEO:

Quindi, SEO è quando:

  • Cerchi parole chiave …
  • Quindi selezioni una determinata keyword e …
  • Usi quella parola chiave per scrivere contenuti …
  • Che altre persone leggono e condividono su Twitter, Facebook, i loro blog e altre piattaforme di social media.

Secondo Redevolution, Google visualizza le pagine Web nei risultati di ricerca in base all’autorità e alla pertinenza della pagina per migliorare l’esperienza dell’utente. Come si misura l’autorità e la pertinenza?

  • Google determina la pertinenza della tua pagina analizzandone il contenuto in base a diversi fattori, tra cui dove e con quale frequenza usi determinate parole in quel contenuto.
  • Google misura l’autorità in base al numero di link che puntano a quella pagina e alla loro attendibilità.

Su Internet, i collegamenti sono come voti, con una leggera differenza. Il vincitore delle elezioni è determinato esclusivamente dal numero di voti, mentre il grado della tua pagina web non dipende tanto dal numero di link in entrata che ha (quantità), ma piuttosto dalla qualità di tali link. Tu e il tuo team di marketing dovete capirlo.

La qualità è diventata il fattore di classificazione n.1 in Google, soprattutto dopo gli aggiornamenti di Panda e Penguin di Google.

Che cos’è il copywriting

Il copywriting è l’arte e la scienza della creazione di contenuti che richiede al lettore / utente finale di acquistare un prodotto, iscriversi a un elenco, fare una prova o intraprendere altre azioni che potrebbero essere utili.

Il copywriting è vendita, afferma Bruce Bendinger. 

Chi spinge un utente ad agire? Lo fa un copywriter. Un copywriter è un abile professionista che scrive copie per pubblicità, promozioni e coinvolgimento dei clienti. Nel mondo del marketing, vengono spesso definiti “creativi”. Un copywriter SEO adatta questo al contenuto online.

Un copywriter è qualcuno che capisce le persone, sa cosa piace al suo pubblico e sceglie le parole che piaceranno loro. Il titolo, le parole, le frasi e i paragrafi utilizzati nel contenuto devono persuadere e indurre i lettori a intraprendere un’azione specifica. Un copywriter SEO capisce anche come Google si sente su determinate parole e frasi, in particolare le frasi a coda lunga.

Long tail keyword: 4 o più parole con volume di ricerca basso, ma molto vicine alla conversione dell’utente. Essendo le long tail keyword più lunghe e specifiche, più semplice sarà il loro posizionamento, maggiore sarà la probabilità di conversione. Ciò significa che le long tail keyword rappresentano le ricerche degli utenti che molto probabilmente si trasformeranno in conversioni. (Digital Coach)

Se sei un blogger, uno scrittore freelance o un imprenditore online, puoi diventare un buon copywriter sviluppando la tua creatività e perfezionndo le tue capacità di scrittura.

Se vuoi costruire un fiorente business online e sopravvivere in questo mondo mutevole di SEO, il tuo compito è quello di creare contenuti utili che siano interessanti, persuasivi e ottimizzati per i motori di ricerca, e devi farlo in modo coerente. Questo fa parte dell’esperienza dell’utente, ottenendo nuovi contenuti freschi su richiesta.

SEO Francesca Antonetti

Che cos’è SEO Copywriting?

Il copywriting SEO si è evoluto, da quando Google ha iniziato a implementare i suoi aggiornamenti.

Se desideri creare contenuti di grande utilità che si posizionano bene in Google e contemporaneamente incanalano i clienti nel tuo business online, devi pensare ai componenti dell’algoritmo di ranking di Google.

Il copywriting SEO si basa sulla creazione di contenuti utili, avvincenti e preziosi che comprendono parole chiave specifiche in modo che gli utenti o professionisti del settore siano portati a promuoverlo volentieri e condividerlo sui propri canali social. Ciò aumenta l’autorità e la pertinenza dei tuoi contenuti e migliora il posizionamento in Google per le parole chiave selezionate.  

Il copywriting SEO ti aiuta a indirizzare i tuoi clienti e a risolvere i loro problemi specifici con contenuti ben realizzati.

1. Elementi di SEO Copywriting

Alcuni elementi di contenuto di valore, come l’appeal visivo e la tempestività, sono i segni distintivi dell’efficacia del copywriting.

L’implementazione coerente delle migliori pratiche SEO in tutti i tuoi contenuti spingerà naturalmente i contenuti nella top 10 di Google e aumenterà il traffico.

Tuttavia, ci sono elementi che ti permetteranno sempre di posizionarti in alto su Google, oltre ad aumentare il tasso di conversione. Prima di implementare gli elementi del copywriting SEO, ricorda che  ci sono cose che dovrebbero venire prima come l’ottimizzazione on-page.

Ecco i 6 elementi del copywriting SEO che contano:

1) Velocità del sito

  • Il 40% delle persone abbandonerà una pagina Web se il caricamento completo richiede più di 3 secondi.
  • Il 47% degli utenti finali si aspetta  il caricamento di una pagina Web in due secondi o meno.

L’attenzione degli utenti è breve. Quindi anche se i tuoi contenuti sono utili e interessanti, ma ci vuole molto tempo perché la tua pagina si carichi completamente, i tuoi visitatori se ne andranno.

Come si misura il tempo di caricamento del sito?  

Ci sono diverse piattaforme, come ad esempio Pingdom

Attraverso la cronologia puoi effettuare una ricerca più accurata e capire dove puoi effettuare miglioramenti..

Accelerare il tempo di caricamento del tuo sito può migliorare le tue conversioni del 7%.

2) Titolo

I tuoi contenuti possono essere preziosi, ma se il titolo è mediocre, la percentuale di clic sarà bassa. Non sprecare un copy SEO di valore!

In media, il titolo viene letto da un numero di persone 5 volte maggiore di quelle che leggeranno il corpo del testo. Quindi, quando scrivi un titolo, sappi che hai già speso 80 centesimi del tuo dollaro.

David Ogilvy

Nel SEO copywriting, il tuo titolo dovrebbe attirare l’attenzione delle persone, quindi spingerle a fare clic e a leggere ulteriormente.

Il titolo è la parte che i lettori vedranno per prima!

Quando ti trovi nella top 10 di Google, se il tuo titolo è cliccabile e attraente, non importa se ti classifichi al primo o al quarto posto, perché attirerai comunque visitatori organici sul tuo sito. Come regola generale, un copywriter SEO di successo crea il titolo prima di passare al corpo del tuo articolo o post di blog.

Nota: i titoli che trasmettono un messaggio o un’idea specifici funzionano meglio con gli utenti della ricerca. Secondo alcune ricerche, i titoli con i numeri sono sempre vincenti.

Numerosi siti di contenuti autorevoli utilizzano i numeri nei loro titoli. 

Esempio di titolo con numeri - Francesca Antonetti
Esempio di titolo con numeri.

I titoli che contengono numeri in genere vengono condivisi di più anche su Facebook e Twitter.  

Esistono diverse risorse per scrivere titoli degni di clic e condivisibili.  

I copywriter SEO nuovi ed esperti raccomandano caldamente di scaricare Yoast SEO come plugin per WordPress per ottimizzare i copy  SEO. Dopo aver appreso il copywriting SEO, puoi scrivere contenuti che avranno sia un posizionamento elevato nelle pagine dei risultati di Google, che molti click da parte degli utenti!

Nota: se vuoi che l’intero titolo sia visibile nei risultati dei motori di ricerca, tienilo sotto i 72 caratteri. Ciò aumenterà anche le percentuali di clic.

3) Contenuto

Il contenuto stesso è un elemento vitale del copywriting SEO. Il motivo principale per cui le persone conducono ricerche su Google e altri motori di ricerca è che sono alla ricerca di contenuti utili. I motori di ricerca si nutrono anche di nuovi contenuti SEO, motivo per cui è necessario aggiornare costantemente il tuo sito.

 Se vuoi scrivere i migliori contenuti che si classificheranno bene su Google, devi scegliere bene le keywords. Evita di riempire eccessivamente  il testo di parole chiave. I 

Un post o articolo di blog generalmente  dovrebbe contenere almeno 1000 parole. Ma non si tratta solo di lunghezza, perché diversi articoli dettagliati fanno ugualmente  fatica a classificarsi e mantenere il loro posizionamente nelle pagine dei risultati di Google.

Prima di scrivere i tuoi contenuti SEO, è essenziale capire il tuo lettore. Quindi la nicchia e concentrarsi su un problema specifico che il lettore deve risolvere.  Abbiate il coraggio di risolvere quel problema con i vostri contenuti!

Ogni contenuto che scrivi ha bisogno di un’introduzione convincente. L’introduzione è la parte che viene subito dopo il titolo (e il sottotitolo se ne includi uno nei tuoi contenuti). La tua presentazione deve contenere almeno una delle tue parole chiave mirate, in particolare una parola chiave a coda lunga.

Tuttavia, è fondamentale capire che il moderno copywriting SEO è andato oltre il targeting e il posizionamento delle parole chiave. L’approccio migliore ora è scrivere contenuti che raggiungano  l’intento delle parole chiave.  

4) Meta Description

Prima di scrivere i tuoi contenuti e di nuovo, prima di pubblicarli, usa le meta descrizioni per guidare i motori di ricerca. Le meta descrizioni aiutano i motori di ricerca e gli utenti che effettuano ricerche a capire qual è l’argomento.

La meta descrizione è l’attributo HTML che fornisce una “spiegazione concisa” ai motori di ricerca del contenuto della tua pagina. Il tag è racchiuso nella <head> sezione </head> sulla tua pagina web.  

Google utilizza la meta descrizione sulla tua pagina come snippet quando gli utenti cercano parole chiave pertinenti alla tua pagina. Questa copia dello snippet è ciò che determinerà se si ottengono o meno clic, indipendentemente dalla posizione in alto nei risultati di ricerca.

Ai fini SEO, la meta descrizione dovrebbe essere di 150-160 caratteri e di solito appare così in Google:

Esempio di meta description di Google - Francesca Antonetti

La grande domanda: come faccio a scrivere meta descrizioni che catturino l’attenzione delle persone, oltre a classificarsi bene in Google?

  1. Comprendere l’intento della parola chiave. L’intento di parole chiave è lo scopo principale o la ragione dietro le parole chiave (se parole chiave seed o long-tail).

Ad esempio, supponi di essere un consulente di social media e desideri attirare clienti nella tua attività. Quindi, la tua parola chiave principale potrebbe essere “consulenza di esperti sui social media”.

  1. Una volta che il tuo articolo o post sul blog è stato scritto, la prossima cosa da fare è scrivere la sua meta descrizione.  

 a) Inizia con una domanda: stai cercando suggerimenti di social media per acquisire nuovi contatti, convertire i visitatori in clienti e migliorare il tuo marchio? Innanzitutto, fissa un obiettivo definito.

Lunghezza – 141 caratteri.

b) Dichiarare l’ovvio: molte aziende hanno rinunciato al marketing sui social media, perché non sanno cosa fare. Tutto ciò che serve è una consulenza di esperti che ha prodotto successo.

Lunghezza: 148 caratteri.

Nota: non è necessario includere necessariamente le parole chiave esatte nella meta descrizione, soprattutto quando non scorre in modo uniforme.  

5) Frequenza delle Keywords

La frequenza delle parole chiave indica quante volte le parole chiave scelte vengono visualizzate nella pagina Web.

 Al contrario, la densità delle parole chiave riguarda il rapporto tra la keyword e le altre parole nella stessa pagina.

La frequenza e la densità delle parole chiave non sono più efficaci come una volta, prima che Google iniziasse a distribuire aggiornamenti frequenti, ma sono ancora parti importanti del contenuto SEO. Evita errori di ottimizzazione sulla pagina, come l’inserimento eccessivo di parole chiave.

Tuttavia, la densità delle parole chiave influisce ancora in qualche modo sul ranking organico.  

6) Link esterni

I link  sono i mattoni di base della tua pagina web.  

I link alle pagine indicano a Google che sei connesso e socievole e che hai contenuti utili a cui le persone possono accedere altrove. Questo contenuto potrebbe essere tuo o potrebbe essere di un altro autore o sito.

Il collegamento ad altri siti e pagine autorevoli  indica che apprezzi ciò che altre persone creano. Google ti ricompenserà per essere in sintonia con la sua missione: organizzare le informazioni del mondo e renderle universalmente accessibili. Un buon team di marketing raccomanderebbe caldamente di creare link in modo appropriato.

Ad esempio questo mio articolo è una traduzione e rielaborazione dell’articolo originale di Neil Patiel, il mio riferimento nella redazione di articoli di valore!

Le regole per i link  ad altri siti non sono fisse. Tuttavia, come un marketer online e smart che vuole ottenere risultati eccezionali nei motori di ricerca, dovresti:

  • Link a pagine pertinenti all’interno e all’esterno del tuo sito nella tua introduzione
  • Link a guide o contenuti più approfonditi sulla tua pagina o su altri siti
  • Collegamento con il testo di ancoraggio appropriato, che scorre naturalmente con il contenuto

Come detto prima, queste regole non sono stabilite da Google o da altri motori di ricerca. Se riesci a capire il tuo pubblico di destinazione e produci i migliori contenuti che risolveranno i problemi dei tuoi lettori, non devi preoccuparti della densità delle parole chiave, dei collegamenti alle pagine e dei segnali sociali, perché si verificano in modo naturale.

Ricorda che contenuti estremamente utili attireranno sempre migliaia di condivisioni social, commenti, lead, clienti e vendite. Questo è il tuo lavoro come SEO copywriter.

Strumenti e risorse di SEO Copywriting: per comprendere e implementare pienamente le migliori pratiche di SEO copywriting, sono necessari strumenti e risorse fattibili. Ecco quello che consiglio:

Digital Coach offre corsi di specializzazione in Web Content Editor, dove si apprende anche il SEO copywriting.

Tuttavia, ci sono azioni che puoi intraprendere per aumentare la probabilità che la tua pagina web venga visualizzata in Google per ricerche pertinenti. Esploriamo questi fattori:

Tag del titolo: è una buona idea sapere come scrivere i tag del titolo per l’ottimizzazione dei motori di ricerca. Ancora una volta, Yoast SEO può aiutarti. Il tag title è un tag meta HTML, come la meta descrizione che abbiamo visto in precedenza. È come il titolo di un libro. È la prima cosa che appare nei risultati di ricerca di Google.

Il tag del titolo dovrebbe essere una descrizione concisa e accurata della tua pagina web. Google visualizzerà 50 – 60 caratteri del titolo nei risultati di ricerca. Oltre a pensare alla lunghezza, scrivi titoli che si allineino al tuo marchio.

Heading tag: i tag di intestazione sono etichettati h1 – h6. I tag di intestazione aumenteranno la dimensione del carattere e lo faranno risaltare. Quando scrivi un contenuto, dovrebbe essere ben strutturato per i lettori.

Ottimizzare il tuo titolo: questa è una delle cose più importanti che puoi fare per assicurarti che il tuo titolo sia classificato su Google, oltre ad attirare un pubblico.  

2. Scrivere contenuti utili per le persone

Le parole sono potenti. Le parole guidano il coinvolgimento. Se riesci a mettere insieme le parole per produrre un prezioso contenuto, il tuo pubblico di destinazione ti adorerà.

Il numero di blog che producono quotidianamente nuovi contenuti è in continua crescita. Ricorda che contenuti duplicati, contenuti con parole chiave e contenuti di bassa qualità non aiuteranno il raggiungimento del  tuo pubblico di destinazione.  

Uno studio recente mostra che, anche se i tuoi contenuti sono utili, sono necessari tre elementi aggiuntivi, al fine di favorire il traffico organico:

  • Ottimizzato per molte parole chiave con molte ricerche
  • Un numero ragionevole di backlink affidabili
  • Un’idea / argomento evergreen

Cerca l’intenzione degli utenti: la ricerca di parole chiave è ancora necessaria. Ma l’aspetto più importante di qualsiasi parola chiave utilizzata dagli utenti della ricerca è l’intento. Prima di poter scrivere grandi contenuti che risolvono un problema particolare, devi conoscere il significato di ogni parola chiave.

Greg Meyers consiglia di prestare attenzione alla classificazione delle parole chiave. In altre parole, capire se gli utenti della ricerca vogliono acquistare un prodotto o meno.

Esistono due importanti classificazioni delle parole chiave: parole chiave informative e commerciali.

Parole chiave informative: il motivo principale per cui le persone cercano con queste è che desiderano informazioni utili senza doverle pagare.

Le parole chiave informative sono di solito “come fare” in natura.  

 Come copywriter SEO, puoi scrivere contenuti utili attorno a parole chiave informative, ma non aspettarti di convertire i lettori in clienti, perché la maggior parte di loro non vuole acquistare. Usa invece parole chiave informative nei tuoi contenuti per alimentare un pubblico, coinvolgerli e costruire il tuo brand.

Parole chiave commerciali: le parole chiave commerciali mostrano un “intento” di acquistare. Queste parole chiave di solito mostrano “disperazione” da parte di chi effettua la ricerca. Vogliono soluzioni rapidamente, ad esempio “perdere 10 chili in 3 giorni“.

La persona alla ricerca di parole chiave commerciali probabilmente acquisterà un prodotto o si iscriverà a un elenco e-mail che alla fine li convertirà in clienti.
Il fatto che qualcuno abbia digitato una parola chiave commerciale in Google significa che è pronta ad agire. Le parole chiave commerciali di solito contengono determinati prefissi e suffissi, come recensioni, acquisto, ordine, revisione, confronto, confronto, spedizione gratuita, migliore, veloce, ecc.  

N.B.: quando si scrive un contenuto attorno a parole chiave commerciali, l’obiettivo finale è quello di fornire informazioni utili su come utilizzare il prodotto, i suoi vantaggi e caratteristiche e come installarlo, se necessario.

Storytelling: come copywriter SEO, lo storytelling può distinguerti, perché gli esseri umani adorano le belle storie. Se riesci a intrecciare la storia del tuo marchio nel tuo post, articolo o video sul tuo blog, attirerai più attenzione.

 Umorismo: uno dei motivi per cui dovresti scrivere con umorismo è mantenere il lettore / pubblico impegnato. Puoi anche infondere umorismo per semplificare un argomento scomodo o controverso.

Il copywriting SEO non riguarda solo la scrittura di contenuti utili che risolvono un problema particolare in modo noioso. Il tuo contenuto deve anche eccitare i tuoi lettori.

3. La ricerca di keywords per la creazione di contenuti

Oltre il 66% di tutti i clic va ai primi 3 risultati del motore di ricerca. Se vuoi sfruttare questa rara opportunità per classificarti nelle prime 3 posizioni, allora dovresti imparare le migliori pratiche di ricerca per parole chiave.

Le parole chiave a coda lunga sono il modo migliore per raggiungere il successo nel SEO moderno, perché i brand più forti, non si rivolgono a queste keywords. E, se riesci a produrre contenuti di qualità mirando naturalmente a questi tipi di parole chiave, dominerai sicuramente i motori di ricerca.

Nel marketing di nicchia, scegliere le parole chiave giuste è l’aspetto più impegnativo della costruzione di un sito di nicchia redditizio.

Optimizing content for search robots: Quando uno spider di Google esegue la scansione della tua pagina web, è alla ricerca di nuovi contenuti. Alcune persone sostengono addirittura che i ragni / i crawler si nutrono di nuovi contenuti e quindi ricordati di aggiornare spesso il tuo sito!

Tuttavia, tieni presente che quando gli spider di Google indicizzano sono interessati solo ai meta tag (tag del titolo e meta description).

Ancora più importante, vogliono conoscere le parole chiave a cui ti rivolgi. Ciò consente a Google di determinare il settore di cui beneficeranno i tuoi contenuti, ad esempio salute, affari, piccole imprese, marketing su Internet, ecc.

Per risultati ottimali, è necessario ottimizzare per i robot di ricerca come questo:

Aggiungi una volta la parola chiave principale nel tag del titolo e nella meta descrizione.

Aggiungi parole chiave alternative nella tua introduzione e assicurati che scorra bene. Se la parola chiave non scorre bene, ignorala e scrivi semplicemente.

Parole chiave come “miglior seo web design Roma” non funzionano nel tag del titolo, nella descrizione e nei contenuti. L’approccio migliore è utilizzare la parola chiave naturalmente, in questo modo:

Come trovare la migliore ditta SEO e Web design a Roma

Ottimizzazione on-page: il SEO on-page non deve essere noioso o complicato.  

Gli elementi che aggiungono valore al tuo sito, come i collegamenti interni, sono molto importanti.

Controlli il 98% di ciò che accade all’interno del tuo sito.

Ecco perché Google presta attenzione alle tue pagine web e misura il coinvolgimento, la frequenza di rimbalzo, la percentuale di fidelizzazione e le condivisioni social.

La base di un’efficace campagna SEO è ciò che accade internamente (sul tuo sito). In altre parole, presta attenzione al modo in cui scegli le tue parole chiave, quale ancora viene utilizzata per collegare pagine interne, meta tag, ecc.

Ottimizzazione off-page: nel digital marketing di oggi, il pubblico determina quanto siano pertinenti e utili i tuoi contenuti. Inoltre, Google utilizza i fattori fuori pagina per valutare l’autorevolezza e il valore dei tuoi contenuti.

In generale, non puoi controllare cosa succede al di fuori del tuo sito. Ad esempio, non controlli chi ti collega e non controlli la qualità dei siti che scelgono di fare riferimento al tuo lavoro.

Ma se sei intelligente, puoi utilizzare tecniche SEO off-page per costruire un solido marchio online e aumentare il traffico organico.

Secondo Chris Ainsworth, le 5 strategie SEO off-page comprovate che funzionano bene sono:

  • Costruisci e coinvolgi una community entusiasta attraverso i social media
  • Esponi la tua attività e approfitta dei servizi locali
  • Installa la fiducia del marchio attraverso revisioni aziendali
  • Promuovi la local citation e la coerenza di nome / indirizzo / telefono  
  • Crea di collegamenti attraverso: blog, pubblicazione di guest post, analisi di collegamenti della concorrenza.

4. Copywriting – Far agire le persone

L’ultimo pezzo del puzzle in questo articolo di approfondimento è la “persuasione” – la capacità del tuo copy di spingere le persone all’azione. Questo non è difficile, perché ci sono molte risorse e strumenti di alta qualità che puoi usare.

Il copy è scritto per vendere un prodotto, un servizio o un’idea. Ma tutto inizia con la vendita di te stesso, perché hai solo un massimo di 30 secondi per vendere te stesso e lasciare la gente che desidera di più.

Usa i punti elenco: uno dei modi per spingere le persone all’azione è evidenziare i punti chiave del contenuto o dell’argomento utilizzando gli elenchi puntati. Prima di scrivere articoli Vivian Giang consiglia di elencare 3 o 4 forti vantaggi che tratterai. Questo è molto importante, poiché ti aiuta anche a creare titoli e paragrafi potenti.

La Columbia University ha riconosciuto i titoli come l’elemento più importante del copy. Pensa come un lettore e scrivi prima il titolo. Il titolo dovrebbe essere mirato a una parola chiave e apparire attraente.

Creiamo titoli più cliccabili, utilizzando alcuni dei risultati in Google.  

Abbi chiarezza di intenti. Quando scrivi contenuti per il tuo blog, concentrati su un’idea e scrivi il tuo post per affrontare una sfida, risolvere un problema o spiegare un problema complicato.

Conclusione

Utilizzando questi accorgimenti  genererai più traffico, migliorerai il tuo brand e ti innamorerai del content marketing.

Se non stai sfruttando la “persuasione” e la “psicologia” per migliorare le classifiche organiche e affascinare il tuo pubblico, consiglio vivamente che ora sia il momento migliore per iniziare.

Qual è la tua opinione sul copywriting SEO? Pensi che sia un fattore importante per il successo del marketing dei contenuti online?

Come hai potuto leggere, questo argomento è particolarmente vasto e qualora volessi approfondire ci sono scuole specializzate come Digital Coach che offrono corsi di specializzazione in Web Content Editor, dove si apprende anche il SEO copywriting.

Come raggiungere la Gen Z con il digital advertising nel 2020

Come connettersi con la Gen Z attraverso la pubblicità digitale nel 2020 - Francesca Antonetti

I 2,4 miliardi di membri della Gen Z stanno iniziando a ridefinire l’aspetto della pubblicità digitale. Nata tra la metà degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000, questa generazione sta diventando maggiorenne, con i suoi membri più grandi che ora hanno 23 anni. La Gen Z ha già un notevole potere d’acquisto, anche tra i giovani che vivono ancora con i genitori. Ciò significa che ora è il momento di approfondire la conoscenza di questa generazione per poter comunicare al meglio con loro.

Spesso erroneamente raggruppata con i millennials, la Gen Z è molto differente dalla generazione che la precede. Loro sono i primi veri nativi digitali e, a differenza dei millennial, non hanno mai conosciuto un mondo non connesso. I loro valori – e il tipo di advertising per raggiungerli – sono diversi da quelli dei millennial.

Come connettersi con la Gen Z attraverso la pubblicità digitale nel 2020 - Francesca Antonetti
Generazione Z

Allora vediamo cosa li rende diversi e cosa definisce la loro visione del mondo, così da comprendere le qualità distintive che gli inserzionisti e i creatori devono utilizzare per raggiungere la generazione z del 2020.

La curiosità

Con così tanta scelta su cosa leggere, guardare e ascoltare, la Gen Z è costantemente alla ricerca di nuove idee, “discovering” è la parola chiave. Secondo uno studio sulla Gen Z e sui millennial, l’87% della Gen Z preferisce annunci che mostrano persone che parlano di prodotti, rispetto a solo il 37% dei millennial. Ciò significa che i contenuti di marketing informativo possono fare la differenza quando si parla alla Gen Z.

“Diverso”è bello

Negli Stati Uniti, la Gen Z è la più varia della storia e, secondo uno studio condotto da Facebook, il 71% di loro afferma che vorrebbe vedere una maggiore diversità e inclusione nella pubblicità. Loro si aspettano che la propria diversità sia rappresentata dai media, e questo include la pubblicità. Questo è qualcosa di davvero importante per gli inserzionisti che devono considerare questo aspetto quando progettano i tuoi annunci pubblicitari per questo gruppo di consumatori più giovani: chi viene rappresentato nei tuoi annunci? La Gen Z è attenta, quindi devi esserlo anche tu!

As the more than 2.4 billion members1 of Gen Z mature, their unique value system is set to redefine marketing. Many of them have inherited the wisdom of Boomers, the independence of Gen X and the confidence of Millennials, while developing their own “me is we” worldview. Gen Zers see themselves as part of something greater. By accepting and uplifting others, they see themselves rising too.

Gen Z: Getting to Know the ‘Me Is We’ Generation – Facebook IQ

3 strategie da utilizzare

Vendi esperienze, non prodotti

La generazione z è nata con internet, quindi è immune alle campagne di marketing standard. Non vogliono sapere perché il tuo prodotto è migliore, ma come possono trarne beneficio. Che esperienza vivranno attraverso l’utilizzo del tuo prodotto?

Parola d’ordine: storytelling

Video content

Il contenuto video è la chiave. Un sondaggio di Google ha rivelato che YouTube è la prima piattaforma che la generazione Z quando vuole trascorrere del tempo libero online. Ma questa non è l’unica cosa per cui usano YouTube. Sull’ l’85% degli adolescenti che utilizza attivamente la piattaforma, l’80% lo fa per ampliare le proprie conoscenze e il 68% per migliorare o acquisire nuove competenze. YouTube è il posto perfetto per attirare la Gen Z, ma è fondamentale che tu lo faccia nel modo giusto.

Pensa alle Influencer campaign, giuste

Nel 2018, si prevedeva che i marchi avrebbero speso $ 1,8 miliardi in Instagram influencers, con oltre 14,5 milioni di post sponsorizzati.

I post sponsorizzati potrebbero costare alla tua attività tra £ 35 e £ 700.000, a seconda della persona con cui collabori.

I migliori influenzatori del 2019 sono Cristiano Ronaldo, Ariana Grande e Selena Gomez, ma per la maggior parte dei marchi, collaborare con una celebrità è altamente improbabile, ma non è un limite!

Se vuoi percorrere la strada dell’influencer, opta invece per i micro-influencer. Definiti come chiunque abbia un seguito tra i 1.000 e i 100.000 sui social media, i micro-influencer in realtà hanno u maggior engagement rispetto le loro controparti celebri perché la Gen Z può relazionarsi con loro.

Le statistiche mostrano che una volta che un influencer raggiunge più di 100.000 follower, i livelli di coinvolgimento tendono a scendere.

I micro-influencers aumentano il 60% dei livelli di coinvolgimento e il 22,2% in più di conversioni settimanali, oltre ad essere 6,7 volte più efficiente in termini di costi per impegno rispetto agli influencer con un seguito più ampio.

E se stai curando “troppo” il tuo feed di Instagram, ripensaci. Mentre i millennial apprezzano le pose perfette, la Gen Z preferisce un approccio più disordinato e meno filtrato.