Categoria: Facebook marketing

Approfondimento su Advantage+: Rivoluzionare le Campagne Pubblicitarie su Meta

Approfondimento su Advantage+: Rivoluzionare le Campagne Pubblicitarie su Meta - Francesca Antonetti digital strategist

L’innovativo strumento Advantage+ di Meta ha trasformato il modo in cui gestiamo le campagne pubblicitarie, offrendo un approccio più automatizzato e intuitivo.

Approfondimento su Advantage+: Rivoluzionare le Campagne Pubblicitarie su Meta - Francesca Antonetti digital strategist

Approfondimento su Advantage+: Advantage+ si inserisce a livelli diversi della campagna, offrendo una gestione semplificata e automatizzata che va oltre la selezione manuale degli interessi.

Differenze Prima e Dopo Advantage+:

  • Prima: I marketer selezionavano manualmente gli interessi del pubblico, basandosi su intuizioni e analisi dei dati disponibili.
  • Con Advantage+: L’algoritmo di Meta si occupa della selezione del pubblico, utilizzando l’intelligenza artificiale per identificare gli utenti più idonei in base al comportamento online e alle tendenze.

Vantaggi dell’Uso di Advantage+:

  • Ottimizzazione Automatica: Gestisce in modo efficiente il targeting e il posizionamento degli annunci.
  • Maggiore Precisione: Migliora la capacità di raggiungere il pubblico più adatto.
  • Risparmio di Tempo: Riduce il carico di lavoro manuale per i marketer.
  • Insight Migliorati: Fornisce analisi dettagliate sull’efficacia delle campagne.

Implementazione Efficace:

  1. Definizione degli Obiettivi Specifici: Identifica cosa vuoi raggiungere con la tua campagna.
  2. Preparazione del Contenuto Adatto: Sviluppa annunci che risuonino con il pubblico target.
  3. Impostazione e Monitoraggio del Budget: Assegna risorse adeguate e monitora le spese.
  4. Analisi dei Risultati: Utilizza i dati forniti per affinare ulteriormente le tue strategie.

Conclusione: L’adozione di Advantage+ nelle tue strategie di marketing su Meta può portare a un netto miglioramento nelle performance delle campagne, grazie alla sua capacità di automatizzare e ottimizzare il processo pubblicitario in modo intelligente e mirato.

Scrivo queste notizie in anteprima nel gruppo di Facebook #Officina2030 di Alessandro Principali, dove ti invito ad accedere se sei un professionista (e vuoi leggere i miei contenuti settimanalmente e in anteprima: https://alessandroprincipali.com/accedialgruppo

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 Contattami oggi per saperne di più e iniziare il tuo percorso verso una visibilità online senza precedenti!

Meta Verified: scopri tutto su come e perché verificare i tuoi account Facebook e Instagram

Meta Verified: scopri tutto su come e perché verificare i tuoi account Facebook e Instagram

Oggi parliamo della famosa spunta blu, che come anticipato qualche mese fa, presto sarà disponibile a pagamento per tutti. Vediamo come e perché verificare i nostri account Meta (e ottenere la punta blu!).

Meta verificato: come verificare i tuoi account Instagram e Facebook

La verifica dei profili social è diventata sempre più importante per le aziende e gli influencer che cercano di costruire la propria reputazione online. In questo articolo, ti dirò come verificare i tuoi account Instagram e Facebook (quando sarà possibile anche in Italia!) attraverso il processo di verifica Meta.

Meta Verified: scopri tutto su come e perché verificare i tuoi account Facebook e Instagram

CHE COS’È LA VERIFICA META?

La verifica Meta è una nuova funzionalità che consente agli utenti di verificare i propri account Instagram e Facebook contemporaneamente. In passato, questi due processi erano separati e richiedevano documenti diversi per la verifica. Con la verifica Meta, invece, puoi verificare entrambi i tuoi account utilizzando lo stesso procedimento.

COME FUNZIONA LA VERIFICA META?

Per verificare i tuoi account Instagram e Facebook con il processo di verifica Meta, segui questi passaggi:

  1. Accedi al tuo account Facebook e vai su “Impostazioni e privacy”
  2. Seleziona “Verifica del profilo”
  3. Fornisci le informazioni richieste, come il tuo nome completo e una foto del tuo documento di identità
  4. Attendi la conferma della verifica da parte di Facebook
  5. Una volta verificato il tuo account Facebook, accedi al tuo account Instagram e vai su “Impostazioni”
  6. Seleziona “Account” e poi “Verifica del profilo”
  7. Fornisci le informazioni richieste, come il tuo nome completo e una foto del tuo documento di identità
  8. Attendi la conferma della verifica da parte di Instagram

PERCHÉ DOVRESTI VERIFICARE I TUOI ACCOUNT SOCIAL?

La verifica dei profili social è un’ottima pratica per migliorare la credibilità e l’affidabilità del tuo account. La verifica dimostra che sei una fonte autentica e affidabile, il che può portare a una maggiore visibilità e interazione con il tuo pubblico. Inoltre, la verifica può aiutare a prevenire la creazione di account falsi o la diffusione di informazioni errate che potrebbero danneggiare la tua reputazione online.

Il servizio è in abbonamento e include anche adesivi esclusivi per le Storie e i Reels e 100 stelle gratuite al mese, con ulteriori protezioni contro gli account falsi. Tuttavia, le aziende non possono ancora richiedere una spunta e gli utenti non possono modificare i dettagli del loro profilo senza passare nuovamente per il processo di verifica.

Meta Verified costerà 14,99 USD al mese se ti registri su iOS/Android e 11,99 USD al mese se ti registri tramite il web. Il costo è leggermente più alto in Australia e Nuova Zelanda: AUD 19,99 sul web, AUD 24,99 su iOS/Android; NZD 23,99 sul Web, NZD 29,99 su iOS/Android.

In conclusione, la verifica dei profili social è un passo importante per qualsiasi azienda, influencer o professionista che vuole costruire una forte presenza online. Utilizzando il processo di verifica Meta, puoi facilmente verificare i tuoi account Instagram e Facebook contemporaneamente, aumentando la tua credibilità e la tua visibilità online.

Scrivo queste notizie in anteprima nel gruppo di Facebook #Officina2030 di Alessandro Principali, dove ti invito ad accedere se sei un professionista (e vuoi leggere i miei contenuti settimanalmente e in anteprima: https://alessandroprincipali.com/accedialgruppo

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5 modi per migliorare la copertura organica su Facebook

5 modi per migliorare la copertura organica su Facebook - Francesca Antonetti social media strategist

I dati che hanno portato a questo articolo sono estrapolati dal Widely Viewed Content Report (WVCR) di Meta di dicembre 2022, che riassume i contenuti più popolari pubblicati durante il trimestre precedente.

Si tratta di un ottimo strumento per i professionisti del marketing: il rapporto infatti condivide anche le best practices e gli approfondimenti sull’algoritmo.

5 modi per migliorare la copertura organica su Facebook - Francesca Antonetti social media strategist

Elenco qui 5 punti estrapolati da questo documento.

1 PUBBLICA CONTENUTUTI CHE MERITANO DI ESSERE CONDIVISI

Di gran lunga, la cosa migliore che puoi fare per migliorare i risultati organici del marketing di Facebook è pubblicare contenuti che i follower vogliono condividere. Secondo il WVCR di Meta, le ricondivisioni degli amici costituiscono una delle maggiori fonti di contenuti dei feed di Facebook. Le ricondivisioni degli amici riempiono quasi il 20% dei feed degli utenti, seconde solo ai post originali degli amici.

Per molti business, creare contenuti condivisibili è più facile a dirsi che a farsi. Incoraggiare il tuo pubblico a condividere post e reel nei propri feed richiede molto più di un invito all’azione (CTA) diretto come “Condividi se sei d’accordo!”

Perché non puoi semplicemente chiedere agli utenti di Facebook di condividere i contenuti della tua pagina? Facebook riduce la priorità dei post con inviti all’azione che incoraggiano gli utenti a intraprendere un’azione su un post di Facebook.

Piuttosto, identifica il tipo di contenuto che il tuo pubblico desidera veramente condividere.

Meta Business Suite è un ottimo posto per iniziare la tua ricerca. Apri il pannello Content Insights e ordina i contenuti pubblicati per condivisioni. Assicurati di selezionare solo i post di Facebook in modo da poterti concentrare sui contenuti pertinenti.

Se i tuoi contenuti non hanno generato molte condivisioni o se hai appena iniziato, potresti dover cercare ispirazione altrove. Ad esempio, su Business Suite, nella scheda Contenuto puoi visualizzare Post di attività simili per ottenere idee.

2 USA I GRUPPI DI FACEBOOK

Questa è una super chicca.

I post dei gruppi di Facebook rappresentano quasi il 17% del contenuto di dei feed (Secondo il WVCR).

Infatti, i post dei gruppi si posizionano subito dopo i post e le ricondivisioni degli amici, davanti ai post della pagina.

Quindi, se trovi un gruppo pertinente, dove puoi iscriverti come pagina (non come utente), puoi postare su quel gruppo.

Ovviamente, segui le regole del gruppo e non fare spam.

3 SFRUTTA L’UNCONNECTED DISTRIBUTION ALGORITHM

Ad oggi, il 15%, una percentuale considerevole, di post che vediamo nel feed sono composti dal sistema di distribuzione non connesso, ovvero sono post di pagine che non seguiamo.

Questo offre alla tua pagina l’opportunità di raggiungere utenti che non ti seguono sulla tua pagina.

Si tratta dei post suggeriti.

Quando questi contenuti vengono suggeriti, gli utenti hanno la possibilità di interagire (mettere like, condividere ecc).

Ricorda che Facebook da priorità ai contenuti che generano dibattiti rispettosi e ponderati.

4 RADDOPPIA I CONTENUTI CHE PIACCIONO AI TUOI FOLLOWER

Man mano che fai crescere il tuo pubblico, concentrati sulla produzione di più contenuti che piacciono ai tuoi follower. Come mostra il WVCR, quasi l’11% del feed tipico include contenuti di pagine che gli utenti già seguono.

Ancora una volta, Business Suite è un buon posto per focalizzare la tua ricerca. Negli ultimi mesi, Meta ha implementato l’analisi avanzata, rendendo più facile scoprire il formato del contenuto e pubblicare argomenti che attirano i tuoi follower.

Apri la scheda della panoramica degli approfondimenti sui contenuti in Business Suite e conferma che stai visualizzando solo i post di Facebook. Quindi guarda i grafici per vedere quali tipi di media generano la copertura più alta e il maggior coinvolgimento per la tua pagina.

Puoi anche utilizzare i grafici per vedere una ripartizione più granulare di ciò che funziona per il tuo pubblico. Ad esempio, potresti notare che i reels o i live di Facebook generano di gran lunga la portata più alta.

Tieni presente che questi punti salienti tengono conto dei dati per i 90 giorni precedenti, quindi puoi fare affidamento su di essi per approfondimenti tempestivi su Facebook.

5 LIMITA I LINK ESTERNI

Quando esamini i contenuti con le migliori prestazioni della tua pagina, probabilmente non vedrai le condivisioni di link in cima all’elenco. Potresti già sospettare che Facebook dia meno visibilità alle condivisioni di link rispetto ad altri tipi di contenuto e il rapporto WVCR per il terzo trimestre 2022 lo conferma.

Infatti, il rapporto afferma che oltre il 90% dei contenuti apparsi nei feed degli utenti durante questo trimestre non includeva link esterni. In altre parole, la stragrande maggioranza dei contenuti che appaiono nel feed include testo, immagini o video, senza collegamenti.

La piccola percentuale di post di collegamento che compaiono nel feed proviene quasi sempre da amici o pagine che l’utente segue. Ciò significa che se il tuo brand pubblica post di link, puoi aspettarti che raggiungano una piccola percentuale del tuo pubblico. Ma non puoi aspettarti che riceva molta (o nessuna) distribuzione non collegata.

Sebbene alcuni post di link possano essere necessari per la tua attività, considera di limitare i link esterni che pubblichi. Quando hai bisogno di condividere un link, considera di includerlo nei commenti invece che nella didascalia.

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2 Tips per migliorare le tue Facebook Ads

2 Tips per migliorare le tue Facebook Ads - Francesca Antonetti digital strategist

2 punti da tenere a mente nelle vostre prossime Facebook (e Instagram)

Let’s go!

Se anche tu recentemente hai notato un drastico calo delle performance delle inserzioni Facebook e Instagram, allora prendi appunti su questi due consigli da tenere a mente nella creazione delle tue prossime ads!

2 Tips per migliorare le tue Facebook Ads - Francesca Antonetti digital strategist

1 Crea annunci di Facebook che non sembrano annunci

Ci sono più opportunità su Facebook in questo momento, ma con meno dati per il targeting e il monitoraggio delle tue inserzioni.

Ciò rende l’offerta della tua campagna pubblicitaria di Facebook e le risorse creative più importanti che mai.

Il modo migliore per raggiungere il tuo pubblico è realizzare annunci Facebook irresistibili e riconoscibili e che si integrino con altri post sui social media nel feed delle notizie.

Nel 2023, i migliori annunci di Facebook non assomigliano per niente a inserzioni.

Invece, sembrano post divertenti degli utenti di Facebook di tutti i giorni.

Tuttavia, c’è una cosa che è ancora più importante per il rendimento dei tuoi annunci di Facebook rispetto allo stile dei tuoi annunci: l’offerta.

2 La formula dell’offerta delle Facebook Ads

L’aspetto più importante della tua strategia pubblicitaria di Facebook nel 2023 è l’offerta.

L’offerta è ciò che attira l’attenzione degli utenti. Gli fa fare clic immediatamente sull’annuncio in modo da poter monitorare l’attribuzione delle vendite. E l’offerta è ciò che distingue il tuo brand dalla concorrenza.

Per ottenere tutto questo, puoi la formula dell’offerta creata da Smart Marketer.

La formula delinea i quattro elementi che rendono un’offerta assolutamente irresistibile:

  1. Azione desiderata. Un chiaro passo successivo che vuoi che gli spettatori facciano.
  2. Rilevanza. Testo pubblicitario e creatività che parlano della vita del tuo pubblico.
  3. Motivo per agire ora. Un senso di urgenza che ti farà ottenere clic istantanei.
  4. Trasformazione. Una storia a cui il tuo pubblico aspirerà.

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Aggiorna la tua Facebook strategy per il 2022

Aggiorna la tua Facebook strategy per il 2022 - Francesca Antonetti digital strategist
Aggiorna la tua Facebook strategy per il 2022 - Francesca Antonetti digital strategist

Oggi torno a parlare del nostro caro, vecchio amico FB!

Essendo la piattaforma più “anziana” (e famosa) a livello di strategia, spesso si tende – o almeno io tendo – a sottovalutare tutti i nuovi tool, o a non utilizzarli al massimo. 

In realtà, anche qui si verificano tanti aggiornamenti ed è quindi bene conoscerli per assecondarli e combattere la famosa copertura organica che tende allo zero, insieme all’engagement!

La prima cosa che voglio invitarvi a testare e utilizzare – in maniera strategica – sono le Stories e i Reels (recentemente implementati anche su Facebook): sono questi infatti gli strumenti che più di tutto possono aiutare la tua pagina ad avere un maggior coinvolgimento, aumentare la discovery e fare brand awareness.

Inoltre, sempre nell’ottica che sì, la copertura organica delle pagine è molto, molto bassa, ma abbiamo tanti altri strumenti che ci permettono di raggiungere i nostri obiettivi, voglio parlarvi nel dettaglio di 2 tipi di attività che potete svolgere!

INVESTI NELLA TUA COMMUNITY

È vero che puoi migliorare i risultati in termini di copertura con stories e reels, ma è vero anche aumentare il numero di post sulla tua pagina NON è una soluzione (almeno non per tutte le aziende!).

Al contrario, i gruppi stanno diventando sempre più importanti per i brand, per coinvolgere in modo creativo la propria audience.

Qual è la differenza tra pagine e gruppi?

In sostanza le pagine sono ideali per promuovere la tua attività, mentre i gruppi sono progettati per creare una community attorno al tuo brand.

Naturalemte, puoi e dovresti utilizzare entrambi, ma differenziando la strategia.

Il brand (o l’azienda) ha il controllo completo sulla pagina, mentre sui gruppi è fondamentale il contributo dei membri.

È quindi importante, incoraggiare la partecipazione dei membri. 

AUMENTA LE TUE ENTRATE GRAZIE A FACEBOOK

Come ho ribadito spesso, Facebook Live continua a guadagnare terreno ed è un ottimo strumento per migliorare copertura e engagement. 

Non sottovalutare mail il potenziale di coinvolgimento di Facebook Live (uno studio ha dimostrato che è più del doppio rispetto a un video pre-registrato).

Se hai già confidenza con lo strumento, puoi prendere in considerazione l’idea di monetizzare grazie agli tool messi a disposizione da Facebook.

Come? Ospitando eventi onloine a pagamento. 

Puoi offrire sconti sull’acquisto anticipato per incentivare la partecipazione.

Facebook non intente chiedere commisiìsioni per il 2022, questo significa 100% guadagni. Questo potrebbe cambiare a aprtire dal 2023.

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Come migliorare la copertura organica su Facebook

Come migliorare la copertura organica su Facebook - Francesca Antonetti social media strategist

La portata organica su Facebook in declino già negli ultimi anni, attualmente è praticamente crollata. Tranquilli, non sentitevi soli… è così per tutti!

Come migliorare la copertura organica di Facebook - Francesca Antonetti

In realtà è il momento giusto per porre maggiore attenzione alla copertura organica su Facebook… Perché? Te lo spiego subito!

Con le imminenti modifiche apportate da IOS e Google Privacy Sand box, per Facebook sarà sempre più difficile tracciare le azioni che gli utenti compiono fuori da Facebook. Poiché saranno più limitati nei dati che possono raccogliere, i contenuti sulla piattaforma Facebook diventeranno ancora più importanti.Facebook si trova quindi nella situazione di dover usare quei content creators in grado di creare contenuti sui quali gli utenti compiono azioni, come fermarsi, leggere, fare tap!Ogni volta che pubblichiamo un contenuto, che si tratti di un video o di un link esterno al blog, Facebook tiene traccia di tutte le azioni degli utenti, in modo che possano vendere quei dati agli inserzionisti.

Quando qualcuno guarda un video di 5 minuti sull’abbigliamento, Facebook impara qualcosa sui suoi interessi perché ha agito su quel contenuto. Così Facebook invierà loro altri contenuti sull’abbigliamento. E questo è il principio portante di Facebook Ads!

Facebook è motivato a condividere i nostri contenuti organici in modo da poter identificare chi sta agendo su quel contenuto e indirizzare loro delle pubblicità (Facebook Ads) in seguito. Fatta questa premessa, vediamo come far a migliorare la copertura organica dei nostri contenuti della nostra pagina Facebook.

1: FAI CAPIRE A FACEBOOK QUAL È IL TUO PUBBLICO IDEALE

Innanzitutto, assicurati di scegliere come target la nicchia giusta su Facebook. Facebook Audience Insights (https://www.facebook.com/ads/audience-insights/people…)può aiutarti a fare questa selezione. 

Ti dà accesso ai dati del pubblico su tutte le pagine e i gruppi di interesse su Facebook. Puoi vedere i loro livelli di attività, le pagine che stanno seguendo, il tipo di dispositivi che utilizzano e così via. Chiunque abbia una pagina Facebook può accedere a questi dati.

Quando apri Audience Insights, Facebook ti chiederà di scegliere un pubblico per iniziare.

 ▪️Seleziona “Tutti su Facebook“. Quindi, inserisci l’argomento della tua nicchia (nella sezione Interessi sul lato sinistro della pagina). Facebook ti dirà quante persone ci sono in quella nicchia, quali pagine gli piacciono e alcune delle loro informazioni demografiche come dove si trovano.

▪️Se vai alla scheda Attività, puoi vedere quanto è coinvolto questo pubblico su Facebook. Mostra quanti commenti, Mi piace e condivisioni danno in media in un mese, nonché su quanti annunci pubblicitari cliccano. 

Oltre a esaminare i dati sul pubblico per diversi interessi, puoi anche esaminare i dati sul pubblico per le singole pagine di Facebook. 

Cerca le pagine nella tua nicchia, simili alla tua, e vedi se il loro pubblico è simile a quello che desideri attirare per la tua pagina.

Assicurati che il pubblico su quelle pagine sia coinvolto. Se scopri che il pubblico di una determinata pagina non commenta, mette mi piace o condivide i suoi contenuti, probabilmente non agirà neanche con te.

Dopo aver identificato una pagina con un pubblico coinvolto che vorresti raggiungere, puoi iniziare a inviare dei segnali per comunicare che la tua pagina è proprio simile a quella che stanno seguendo. Non è necessario collaborare con quella pagina perché facebook possa indirizzare il traffico verso di te.

Puoi usare i segnali di Facebook per far sì che accada.

Ad esempio, potresti andare alla loro pagina e lasciare un commento, taggare la loro pagina in uno dei tuoi post e condividere i contenuti dalla loro pagina sulla tua pagina.

Tutte queste interazioni danno a Facebook segnali che sei simile all’altra pagina. Così, Facebook inizierà a indirizzare il traffico dal pubblico attivo sull’altra pagina alla tua pagina. Inizierai a vedere un aumento dei suggerimenti di pagina non appena inizierai a far crescere il tuo pubblico, senza che tu debba pubblicare ads.

2: TROVA LO STILE DI MESSAGGIO GIUSTO

La seconda chiave da utilizzare è “creare il messaggio giusto!

Attenzione! Creare il giusto messaggio non è tanto relativo al tuo prodotto/servizio quanto al tuo pubblico.

Devi identificarti con il tuo pubblico, per fare in modo che il tuo pubblico si identifichi con te, e creare un messaggio che loro hanno potenzialmente voglia di condividere.

Quindi, guarda i contenuti postati dalle pagine che hai individuato nello step precedente. Quali post migliorano la vita del loro pubblico? Le persone interagiscono con i contenuti su Facebook per fare colpo su altre persone.

Pensa al messaggio sulla tua pagina come a qualcosa che il tuo pubblico vorrebbe far sapere al mondo su di loro.

Il tuo pubblico sa che tutto ciò che dicono e apprezzano su Facebook è pubblico e i loro amici e familiari possono vedere con cosa stanno interagendo. Quindi, naturalmente, diranno cose su Facebook che li fanno apparire in un certo modo e in modo che possano avere un impatto sugli altri.

Per questo, fai attenzione a pubblicare post con temi “sensibili” che le persone non vorrebbero condividere su stesse (dieta, problemi finanziari, ecc), ovvero poni maggiore attenzione nella creazione del messaggio.Una volta che il tuo pubblico si impegna con te e fa suo il tuo messaggio, sarà molto più probabile che risponda e poi acquisti da te.

Pensa alla risposta che avresti se ti avvicinassi a uno sconosciuto a una festa e dicessi: “Ciao, risolvo questo problema e il mio prodotto offre questi cinque vantaggi”. Anche se quella persona è il tuo cliente ideale, probabilmente finirà rapidamente la breve interazione e se ne andrà.

Se vuoi coinvolgerli in una conversazione significativa, dovresti salutarli e chiedere loro di se stessi. Quando hanno finito di parlare, la cosa naturale da fare è ricambiare e chiedere di te. Questa conversazione funziona anche su Facebook. È così che puoi vendere al tuo pubblico senza farlo sembrare una vera vendita.

3: PUBBLICA 4 POST PER COINVOLGERE LA TUA AUDIENCE

Una volta che hai il pubblico e il messaggio giusti, l’ultimo pezzo del puzzle è il tuo contenuto.

Devi creare i contenuti in grado di inviare a Facebook dei segnali che i contenuti sono rilevanti. 

Like, reaction (cuori, ecc9 e brevi commenti sono dei micro segnali. 

A tal proposito, sappi che potresti aver bisogno di 10 likes per eguagliare il valore di una condivisione, un salvataggio o un commento più lungo.

Ecco perché devi creare contenuti che portino il tuo pubblico a impegnarsi e compiere questa azioni più profonde. Utilizzando un insieme di foto, video ecc coinvolgenti, puoi ottenere tutti quei segnali preziosi in modo che Facebook inizi a indirizzare più traffico alla tua pagina.In generale:

  • Foto e meme (post con immagini generano più like rispetto ad altri contenuti
  • I video generano invece maggiori condivisioni e “save” (Per i video che durano 3 minuti o più, organizzali in playlist, dove verranno riprodotti uno dopo l’altro. Se riesci a convincere gli spettatori a guardare tre video di fila, Facebook si assicurerà che ogni volta che pubblichi un video, quegli spettatori lo vedranno spesso e sicuramente; tieni presente che la maggior parte delle persone guarda i video senza audio quindi valuta un sistema per sottotilora o utilizza video con testi)
  • I post che avviano una conversazione sono quando poni una domanda a cui la tua audience perfetta non può fare a meno di rispondere. Deve essere qualcosa a cui risponderanno immediatamente con “sì”, “no”. (Per avere idee per iniziare la conversazione, guarda le pagine di Facebook che hai identificato per trarre ispirazione. Guarda quali domande fanno che stanno generando molto coinvolgimento. Potresti provare a creare qualcosa di simile ma metterci del tuo!)

4: USA IL 5°POST PER PROMUOVERTI

Una volta che hai ottenuto molto coinvolgimento dai tuoi contenuti, hai un pubblico che ti conosce, ti ama e si fida di te e sta aspettando che tu venda.

Quindi il quinto post può riguardare la tua offerta.

Hai dato al tuo pubblico la possibilità di parlare, quindi ora è disponibile a parlargli della tua offerta. 

La tua offerta non deve essere necessariamente qualcosa che vendi. Potrebbe essere entrare nella tua lista e-mail, unirti al tuo gruppo Facebook o ascoltare il tuo ultimo episodio di podcast. Qualunque cosa sia, dai al tuo pubblico un’azione da intraprendere.

Fonte: Social Media Examiner

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Strategia di Video Live & Brand Awareness su Facebook e Instagram

Strategia di Video Live - Francesca Antonetti Digital Strategist

Oggi ho pensato di parlare di una strategia legata ai vostri live, infatti in tantissimi di voi, utilizzate questo formato per i vostri contenuti, soprattutto su Facebook ed Instagram.

Strategia di Video Live - Francesca Antonetti Digital Strategist

Bene! Velocemente: per fare social media marketing, soprattutto su Facebook ed Instagram appunto, dovete necessariamente avere un budget pubblicitario (non mi soffermo su questo in questa sede, ma fidatevi di me 😊).

A livello di strategia dovreste avere un budget mensile da investire.

Quindi il processo è: definizione degli obiettivi, definizione del budget per raggiungerli.Tra gli obiettivi, deve assolutamente esserci quello della brand awareness – come primo step di un più ampio funnel. Ci siamo fin qui?

BENE, COME UTILIZZARE AL MEGLIO I TUOI CONTENUTI ORGANICI PER RAGGIUNGERE QUESTO OBIETTIVO E FAR SÌ CHE SIA DAVVERO UTILE ANCHE PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI PIÙ PROFONDI DEL FUNNEL (TRAFFICO, CONVERSIONE, LEAD GENERATION, VENDITA)?

Fate live? Ottimo. Per la brand awareness, un investimento mensile ottimale è quello del 5% del budget totale. Stabilito questo, prendiamo questo 5% di budget e mettiamolo per creare una sponsorizzazione, rigorosamente dall’ads manager (NO “promuovi post” dalla pagina).

Quindi creiamo una campagna ad obiettivo “visualizzazioni video”, inseriamo come contenuto un “post già esistente” ossia il nostro video live e partiamo.

A questo punto, se abbiamo fatto tutto bene, le visualizzazioni del nostro video aumenteranno (x5, x10, ecc), ma soprattutto potremo andare a creare una nuova audience basata totalmente sulla visualizzazione del video. Questa nuova audience, sarà:

  1. costata poco 
  2. molto profilata
  3. “calda” quindi pronta a passare allo step successivo del funnel.

In ultima analisi PRONTA PER IL RETARGETING, ma anche ottima per creare un pubblico simile(Sui pubblici simili approfondiremo quanto prima, ma sono certa di averne già parlato spesso!)

PERCHÉ PROPRIO IL VIDEO? 

Perché è un tipo di contenuto che Facebook (e Instagram) ama profondamente, quindi genera anche in organico maggiore copertura e visibilità e a livello di Facebook Ads costa molto meno rispetto ad altri obiettivi. 

PERCHÉ INVESTIRE IN BRAND AWARENESS, SE A ME INTERESSA PORTARE GLI UTENTI SUL MIO SITO WEB?

Perché questo tipo di campagne genera maggiore interazione, questo significa che aumenteranno like, commenti, ecc sui nostri post e… Crescerà anche la nostra portata organica, quindi “gratuita”.

Bene, bene… Avete mai pensato di sponsorizzare una vostra live? Lo avete fatto? Avete analizzato i risultati? Avete utilizzato quel pubblico per retargeting?

Social media news: Facebook Shop e formato “Guida” su Instagram

Facebook shop e formato Guide di instagram

E’ una settimana importante in casa Facebook, per creator, social media manager, ma anche piccoli business e liberi professionisti. Due news davvero imperdibili: l’annuncio dell’implementazione di un tool importantissimo per piccole e medie imprese, Facebook shop e il tool per creare “Guide” su Instagram. Vediamo in cosa consistono.

Leggendo questo articolo saprai:

  • Che cos’è Facebook Shop, a chi si rivolge e come funzionerà
  • Che cos’è “Guide” di Instagram. e come aiuterà i creator

Che cos’è Facebook Shop

Facebook Shop sarà un aiuto concreto per le piccole imprese che desiderano vendere online.

Da sempre la mission di Facebook è quella di far “connettere” gli utenti con amici e parante, ma anche con brand e negozi che amano.

Durante il lockdown, la chiusura dei negozi – quindi ci soffermiamo in particolare sui piccoli business locali – ha comportato la volontà da parte di questi ultimi di spostare gli affari online, sia per mantenere il contatto coi i propri clienti sia per la necessità di provare ad incassare qualcosa, anche con le serrande abbassate.

Non è un caso quindi, che Zuck abbia implementato questo tool proprio in questo periodo, rispondendo ad una necessità forte da parte dei business che, su Facebook ed Instagram, comunicano e fanno marketing e soprattutto acquistano pubblicità (se non acquistano pubblicità, non stanno facendo marketing davvero!)

Facebook Shop e Formato “Guida” di Instagram

Come funziona Facebook Shop

Facebook Shop permetterà quindi alle PMI di creare il proprio negozio online per consentire ai clienti di accedere sia da Facebook che da Instagram.

La creazione del negozio è gratuita. Basterà selezionare i prodotti dal catalogo e personalizzare l’aspetto dello shop con una copertina, logo e clori del brand.

Gli utenti possono trovare il negozio attraverso la pagina Facebook o Instagram – attraverso storie o le ads e – consultare il catalogo e procedere all’acquisto direttamente in app, attivando il checkout.

Nei Facebook Shop sono implementati anche i servizi clienti attraverso Messenger, WhatsApp e Instagram Direct in modo che l’utente può fare domande e ricevere facilmente informazioni, proprio quasi come il servizio in negozio fisico.

Il servizio è in roll out in questi giorni e nei prossimi mesi sarà disponibile per tutti.

Ovviamente, già si vocifera che, la copertura organica dei post scenderà ulteriormente, quindi gli investimenti pubblicitari dovranno probabilmente essere più consistenti. D’altra parte Facebook non prenderà commissioni e contestualmente non è una ONLUS e quindi da qualche parte i soldi devono uscire 🙂

Instagram Shop e Live Shopping

Dal blog ufficiale di Facebook:

We’re also investing in features across our apps like Instagram Shop, live shopping and more that will be integrated with Facebook Shops to help customers discover products they’re interested in and make purchasing easier.

Introducing Facebook Shops: Helping Small Businesses Sell Online – Facebook

Instagram Shop:

Quest’estate verrà rilasciato negli Stati Uniti, Instagram Shop attraverso la sezione Instagram Explore, dove gli utenti potranno trovare brand e creator, filtrare le categorie e acquistare.

Live shopping:

Le persone da sempre usano i video, in particolare le dirette, per mostrare nuovi prodotti.

In questa direzione stanno implementando un nuovo strumento per agevolare la vendita in diretta, con la possibilità di taggare il prodotto prima dell’inizio della diretta. I prodotti verranno poi mostrarti nella parte inferiore della schermata e l’utente, toccandoli potrà procedere all’acquisto!

Formato “Guida” di instagram

Seconda super notizia della settimana: è arrivato il formato “guida” per Instagram.

Si tratta un nuovo strumento interno alla piattaforma di Instagram che permetterà ai creator, blogger e influencer di avere, direttamente in app, una sorta di mini blog.

Si potranno creare delle raccolte di post e storie e aggiungere ulteriori contenuti testuali, catalogandoli in una sezione apposita del proprio feed.

Visita l’account ufficiale di Instagram per saperne di più!

Al momento la funzione è disponibile solo per un numero limitato di account, per lo più ONG come @unicef

Dove trovare la sezione "guide" su Instagram
Ecco dove troverai la raccolta di Guide di Instagram

Oppure @heads_together

Aspetto di "Guide" di Instagram nel feed.
Qui puoi vedere l’aspetto delle guide nel feed.

Conclusioni

Personalmente non ritengo assolutamente che Facebook Shop potrà sostituire un vero ecommerce, sotto molti punti di vista. Tuttavia, lo strumento nasce da una premessa, si rivolge a piccole imprese che spesso, non hanno e non sono neanche coscienti di NON avere le risorse per farsi fare, gestire e portare avanti un vero ecommerce, ma può essere un valido sostegno, con l’abbattimento di alcuni costi, per vendere anche in caso di pandemia ad esempio, in maniera agevole.

Allo stesso modo, lo strumento “Guide” di Instagram, ritengo sia uno strumento interessantissimo e non vedo l’ora che sia disponibile anche per me, ma ovviamente non potrà mai sostituire un vero blog post, almeno per quanto mi riguarda!

8 modi per aumentare il coinvolgimento e il traffico al tuo blog attraverso i social

8 modi per aumentare il coinvolgimento e il traffico al tuo blog attraverso i social - Francesca Antonetti web e social media specialist

8 modi per aumentare il coinvolgimento e il traffico al tuo blog attraverso i social - Francesca Antonetti web e social media specialist

Neil Patel (per i lettori abituali del mio blog… sì, sempre lui!) ha analizzato 5,860,631,392 blog post, quindi articoli, di 64 paesi diversi per capire cosa genera maggior coinvolgimento, quindi like, commenti e soprattutto condivisioni e traffico. I risultati sono davvero interessanti quindi ho deciso di riportarli qui, sul mio blog.

8 modi per aumentare il coinvolgimento e il traffico al tuo blog attraverso i social

Come saprete la portata organica di Facebook è progressivamente diminuita fino quasi a scomparire, quindi è sempre più consigliato e e necessario investire qualche soldo in advertising per raggiungere gli obiettivi prefissati. Tuttavia con qualche accorgimento e tecnica si possono ottenere buoni risultati.

1. Quale tipo di contenuti genera maggiori “mi piace” nel lungo periodo?

Ci sono diversi articoli che mostrano che i list post e le infografiche generano maggiori condivisioni. E’ abbastanza ovvio perché tutti amiamo i contenuti visivi come le infografiche (dell’importanza dei contenuti visivi ne parlo qui!)

Però, se vogliamo le condivisioni durino nel tempo, bisogna osservare che

Osservando quante condivisioni sociali ogni articolo genera su base mensile, siamo stati in grado di vedere il tasso di crescita e i tipi di articoli che generano la maggior parte delle azioni sociali nel tempo.

Ecco il tasso di crescita delle azioni nel tempo per tipo di articolo:

social share growth

Quindi:

se desideri un rapido incremento di likes e condivisioni, utilizza un’infografica. Ma se vuoi un traffico Facebook più consistente utilizza degli articoli “how to”ovvero gli articoli “come fare..”. Con il tempo infatti, genereranno un traffico più consistente.

Pensaci, quante volte cerchi su Google “come fare qualcosa”?

La ragione di questo è che le infografiche sono più difficili da classificare su Google perché non contengono molto testo.

Creando contenuti come “come fare” gli articoli tendono a essere consultati frequentemente, puoi quindi ottenere un traffico coerente ai tuoi articoli che causerà più condivisioni sociali.

2. Quanto deve essere lungo il titolo?

Gli utenti di Facebook preferiscono titoli brevi o lunghi? Se dovessi fare una supposizione, cosa penseresti?

La maggior parte delle persone pensa che più breve è, meglio è …

Diamo un’occhiata ai dati:

Average-Shares-by-Headline-Length

Gli utenti preferiscono titoli lunghi 7, 8 o 9 parole.

Insomma un numero di parole sufficienti a far comprendere di cosa tratterà l’articolo. Quindi il focus per creare un buon articolo è quello di fare in modo che sia descrittivo.

3. Le immagini influiscono sulle condivisioni?

Ovviamente sappiamo che agli utenti le immagini piacciono, altrimenti Facebook o Instagram non sarebbero così popolare!

Ma la domanda è: quante immagini hai davvero bisogno per articolo per ottenere il numero massimo di condivisioni sociali?

Average-Shares-Based-on-of-Images-in-an-Article

In generale, più immagini sono e meglio è.

4. Quanto dovrebbero essere lunghe le liste?

Tutti credono che il numero perfetto, quello da utilizzare sia 10.

Infatti, anche Neil Patel, durante l’analisi si accorge che i “vincitori” erano gli articoli basati su un elenco da 10. In realtà poi, hanno invece notato che risultavano vincenti solo perché la maggior parte di quelli presi in analisi erano più corti di 10. Quindi i risultati erano distorti.

Facendo un’analisi più approfondita invece, hanno riscontrato altri dati significati:

Median-Share-Count-Based-on-List-Length

Più dettagliato è l’elenco, meglio è.

Se decidi di scrivere un post basato su elenchi con oltre 100 voci, c’è una buona probabilità che le persone lo condividano, assumendo che sia super dettagliato.

5. Quanto devono essere lunghi gli articoli?

Meglio articoli brevi o lunghi?

Su questo nell’ambiente del marketing si è dibattuto parecchio:

Average-Shares-by-Content-Length

 

I dati mostrano, più lungo è, meglio è.

Se dovessi scrivere post sul blog di 10.000 parole genereresti più social share rispetto ad un post sul blog di 2.000 parole.

Ma, per un buon equilibrio, Neil Patel consiglia di scrivere articoli di 2000 parole ed espanderlo nel tempo. E ogni volta che espandi l’articolo, puoi condividerlo di nuovo su Facebook.

Se non ti interessa di Google e vuoi concentrarti solo su Facebook, allora vai per quell’articolo di 10.000 parole.

6. E’ meglio scrivere contenuti basati sulle news o contenuti “evergreen”?

Nel tempo, i contenuti evergreen aumentano il traffico. Non è solo a causa di Facebook, è che si classificano meglio in Google e permettono di ottenere un traffico più costante nel corso degli anni.

Nessuno è cerca su Google qualcosa accaduti un anno fa (salvo rare eccezioni!)

In ogni caso, diamo un’occhiata alla prima ora di pubblicazione di un articolo.

of-Social-Shares-Generated-Within-the-1st-Hour-by-Content-Type

Nel breve periodo, i contenuti basati sulle notizie vincono. Abbiamo già visto prima che gli articoli del tipo “come fare.. ” generano maggior traffico nel lungo periodo, ma per dare una “scossa” forte e veloce puoi considerare l’idea di creare un contenuto relativo ad una news.

7. Le emozioni influenzano il social sharing?

Sì, moltissimo! Ma occhio! Neil Patel dice di aver spesso utilizzato come emozione la paura. La paura genera moltissimo traffico, ma il sentiment ovviamente, è tutt’altro che positivo.

Inoltre ci sono emozioni che generano molte più condivisioni rispetto alla paura.

Popular-Emotions

Le persone amano i contenuti che fanno ridere, generano stupore e gioia, o almeno è quello che preferiscono condividere.

8. Quando dovresti pubblicare i tuoi contenuti?

Scrivere un fantastico articolo non è abbastanza. Se scrivi contenuti in una brutta giornata e li pubblichi durante un periodo in cui nessuno è online, non diventerai virale su Facebook.

Total-Shares-by-Day-of-Week-2

Le persone preferiscono condividere contenuti di martedì, più di ogni altro giorno.

Se hai intenzione di scrivere solo un articolo alla settimana, pubblicalo di martedì. Se stai scrivendo più articoli a settimana, concentrati su lunedì, martedì e mercoledì poiché sono i giorni più popolari.

E per quanto riguarda l’ora del giorno …

Total-Shares-by-Time-of-Day

Tendi a condividere contenuti tra le 11:00 e le 13:00.

E’ tra la pausa pranzo e il rientro, quando le persone generalmente sono in pausa tendono a stare sui social maggiormente e condividere.

In alternativa l’orario giusto è alle 18, cioè quando le persone finiscono di lavorare!

Conclusioni

E’ davvero molto più difficile raggiungere in maniera organica tante persone. Questo per due motivi almeno: il oprino è che Facebook preferisce che tu non porti gli utenti al di fuori; il secondo è che ti spinge a promuovere – quindi pagare – per raggiungere gli utenti.

Inoltre più le persone rimangono su Facebook più soldi guadagnano. Ecco perché ultimamente sono letteralmente esplosi i contenuti video.

Ma seguendo le linee sopra riportate puoi ancora raggiungere risultati e traffico.

Pubblicità tradizionale vs Pubblicità online

pubblicità tradizionale vs online Francesca Antonetti

Mi succede, troppo spesso, di relazionarmi con imprenditori “vecchio stampo” che naturalmente non comprendono fino in fondo il valore dell’advertising online perché non lo conoscono e ostinatamente spendono ancora moltissimi soldi per la pubblicità sui media tradizionali, con risultati nella maggior parte dei casi, non misurabili. L’approccio al social media marketing è ancora finalizzato esclusivamente all’immagine, sottovalutandone l’aspetto fondamentale: quello dell’advertising.

Breve storia della pubblicità

La pubblicità è strettamente intrecciata alla vicenda economica, sociale, intellettuale e culturale di un popolo ed è quindi opportuno delineare sommariamente lo sfondo storico entro cui si è originato e sviluppato il fenomeno pubblicitario, in modo particolare in Italia.

  • Seicento: prime inserzioni pubblicitarie (con la nascita del giornale)
  • Ottocento – Novecento: si diffondono forme specifiche del messaggio pubblicitario: slogan, cartellone. Fin qui il pubblicitario aveva un’unica funzione e un unico target, cioè la classe borghese, l’unica con potere d’acquisto e in grado di leggere i contenuti.
  • Primo ventennio del Novecento: la pubblicità del ventennio è fondamentalmente povera di eventi essendo soffocata da una strategia politico-economica che le era nettamente contraria. In un periodo di accelerata industrializzazione mondiale l’economia fascista vede nel contenimento industriale uno dei suoi capisaldi. Al di là della reale attuazione di un tale programma, la strategia pubblicitaria subisce un periodo di rallentamento e stasi, nel quale si configurano solo potenzialmente gli sviluppi comunicativi futuri della “modernizzazione” postbellica (nascita della radio, nuovi mezzi di propaganda politica, incremento e professionalizzazione delle agenzie di pubblicità).
  • Dopoguerra (Anni Cinquanta e Sessanta): dopo la seconda guerra mondiale, la pubblicità italiana inizia un percorso di rafforzamento prima, e di sviluppo poi. A questo punto, la pubblicità si porge come strumento indispensabile nel mondo economico italiano, orientando da un lato le aziende a una ricezione attenta delle esigenze del mercato, dall’altro il pubblico a un uso più ampio e razionale dei prodotti.
  • 3 febbraio 1957 – una data storica: va in onda per la prima volta Carosello, l’esempio più famoso e forse più longevo di pubblicità televisiva.
  • Anni 70: ostilità culturale nei confronti della pubblicità considerata manipolatrice e nefasta.
  • Ultimi anni: sono avvenuti moltissimi cambiamenti nel settore della comunicazione. Le persone sono sempre più orientate a prodotti e beni non di uso primario. I media stessi hanno subìto e stanno subendo trasformazioni importanti. Infine l’avvento dei Social Media.

Leggi anche La Rivoluzione dei Social Media: tutti i cambiamenti avvenuti dai rapporti interpersonali alla comunicazione aziendale

Mass media tradizionali

I “mezzi di comunicazione di massa”, o “media di massa”, in inglese mass media, sono mezzi progettati per mettere in atto forme di comunicazione «aperte, a distanza, con tante persone in un breve lasso di tempo». In altre parole la comunicazione di massa (quella classe dei fenomeni comunicativi che si basa sull’uso dei media) è costituita da organizzazioni complesse che hanno lo scopo di «produrre e diffondere messaggi indirizzati a pubblici molto ampi e inclusivi, comprendenti settori estremamente differenziati della popolazione» Fonte: Wikipedia

L’ampia gamma dei mezzi di comunicazione di massa può essere raggruppata come segue:

  1. Gli stampati (libri, opuscoli, giornali, fumetti, riviste, ecc.) dalla fine del XV secolo;
  2. Le registrazioni (dischi in vinile, nastri magnetici, musicassette, CD, VHS, DVD ecc.) dalla fine del XIX secolo;
  3. Cinema dal 1900 circa;
  4. Radio dal 1910 circa;
  5. Televisione dal 1950 circa;
  6. Internet dal 1990 circa.

Come avviene la comunicazione pubblicitaria sui media tradizionali?

media tradizionali-infografica Francesca Antonetti

Raggiungo il mio target?

Con la pubblicità sui media tradizionali, riesco a raggiungere davvero il mio target, cioè la mia fascia di potenziali acquirenti? E’ un dato misurabile? A che prezzo?

Esempio

Voglio promuovere la mia nuova attività: un centro estetico. Il mio target è formato soprattutto da donne dai 18 ai 60 anni. Decido di stampare 1000 volantini. Dovrò preoccuparmi di: grafica, stampa e distribuzione (quindi costi). Potrei consegnare i volantini nelle case o sulle automobili – e qui voglio sorvolare sull’aspetto davvero molto poco eco-friendly. Quante probabilità ho di incrociare la domanda del mio target? Voglio essere super ottimista e mirare ad un 40%. Una volta raggiunto il target giusto possiamo aspirare realisticamente ad una conversione (quindi contatto, richiesta di informazioni ecc) del 2% (sempre per essere ottimista) perché troveremo naturalmente delle barriere (ad esempio donne molto fidelizzate alla propria estetista, oppure non coinvolte che optano per il fai-da-te). La spesa vale l’impresa? Quanto budget è stato letteralmente sprecato? Fate i vostri conti. E ricordate che sono dati anche troppo ottimistici.

Social Media Advertising

Social media è un termine generico che indica tecnologie e pratiche in rete che le persone adottano per condividere contenuti testuali, immagini, video e audio. I professori Andreas Kaplan e Michael Haenlein hanno definito i media sociali come un gruppo di applicazioni Internet basate sui presupposti ideologici e tecnologici del Web 2.0, che consentono la creazione e lo scambio di contenuti generati dagli utenti. I media sociali rappresentano fondamentalmente un cambiamento nel modo in cui la gente apprende, legge e condivide informazioni e contenuti. In essi si verifica una fusione tra sociologia e tecnologia che trasforma il monologo (da uno a molti) in dialogo (da molti a molti) e ha luogo una democratizzazione dell’informazione che trasforma le persone da fruitori di contenuti ad editori. Fonte: Wikipedia

I social media possono assumere differenti forme, che possono essere raggruppate in 13 categorie: Blog, business network (network professionali), collaborative project, enterprise social network (network aziendali), Forum Internet, microblog, photo sharing, review di prodotti/servizi, social bookmarking, social gaming, social network service, video sharing e virtual world (realtà virtuali).

Come avviene la comunicazione pubblicitaria sui social media?

infografica pubblicità sui social media Francesca Antonetti

Raggiungo il mio target?

Pensa a quante tracce di te, di quello che ti piace o non ti piace quando sei online. pensa quanti tuoi dati lasci solo per iscriverti su un social network. Nessuno ti conosce meglio. Pensa solo ai cookie. Tutti questi dati vengono utilizzati dalle maggiori piattaforme pubblicitarie per raggiungerti al momento giusto con il giusto messaggio.

Mi voglio soffermare su Facebook Ads – cioè la piattaforma pubblicitaria nativa di Facebook per la pubblicazione di annunci al suo interno. Una piattaforma pubblicitaria di primaria importanza se vuoi fare davvero marketing online. Perché? La risposta sta nei numeri: 2 miliardi di utenti attivi che lasciano volontariamente tonnellate di dati personali. Tra questi ci sarà qualcuno che può fare parte del tuo target? Direi proprio di sì 😉. Anche nel caso del B2B cioè nel caso tu ti rivolga ad altre aziende, non dimenticare che le aziende sono fatte di persone, quindi utenti.

Negli anni passati, i social media sono diventati uno dei canali pubblicitari più efficaci, capaci di ottenere nuovi lead (contatti) e trasformarli in clienti paganti.

Facebook Ads funziona sia nel B2C che nel B2B e sono molteplici i casi che mostrano un incremento di risultati, anche di 5 volte, dopo aver sfruttato l’advertising su Facebook.

La crescita di Facebook è continua, sia in termini di nuovi utenti che di opportunità di marketing, ed i budget dedicati all’Adv sui social media sono raddoppiati a livello mondiale negli ultimi 2 anni, passando da 16 miliardi di dollari nel 2014 a 31 miliardi nel 2016. Fonte: Studio Samo

Ma torniamo all’esempio di prima.

Esempio

Mettiamo il caso in cui per lanciare la mia nuova attività, il centro estetico, decida di utilizzare la pubblicità su Instagram anziché i volantini. Scelgo il budget da investire – con la possibilità di aumentarlo e diminuirlo in maniera dinamica a seconda dei risultati. Creo la mia audience: donne dai 18 ai 60 anni che vivono oppure si trovano nella mia zona di riferimento, con interessi: beauty, cura di sé, benessere ecc

La definizione dei destinatari basata su interessi e preferenze ti consente di perfezionare i destinatari della tua inserzione in base ai contenuti presenti sui loro profili, nonché alle Pagine, ai gruppi e ad altri elementi a cui sono connessi su Facebook, comprese le sezioni relative a interessi, attività, musica, film e programmi TV preferiti. (Per approfondire clicca qui)

In questo modo già so che il mio budget è utilizzato per raggiungere il mio target, quindi non raggiungerò un ragazzo di 16 anni perché non mi interessa e non sprecherò il mio budget!

Ora, l’esempio è una semplificazione, ma pensa in grande e pensa al tuo business. Credi che non meriti una possibilità? Io ti consiglio di testare.

Ovviamente è necessario avere un budget, non basta creare post accattivanti e pubblicarli, non è questo social media marketing. Bisogna disporre di diversi strumenti e saperli utilizzare alla perfezione, altrimenti il rischio di “spreco” è dietro l’angolo.

Infine, “per un’efficace strategia di promozione e vendita, occorre implementare ed integrare diversi media in modo che si concorra in maniera complementare al raggiungimento degli obiettivi.” (Credits: veronicagentili.com)

Come la tua piccola impresa può fare marketing efficacemente sui social media

Social media marketing per piccole imprese

Oggi vi propongo la traduzione e rielaborazione di un articolo, anzi una vera e propria guida di Neil Patel, un genio assoluto del marketing e web marketing, su come poter utilizzare i social media a favore del tuo business, anche e soprattutto se hai una piccola impresa.

Puoi trovare l’articolo originale qui!

 

Il social media marketing non è un’opzione per i piccoli business nel 2018.

Noto questo problema ogni volta che faccio una consulenza a proprietarie di piccole imprese. Loro hanno questa mentalità per cui credono che i social media non diano loro benefici.

“Our customers know who we are, and they know where to find us.”(“I nostri clienti sanno chi siamo e dove trovarci”)

Vi suona familiare?  Non fraintendetemi: è grandioso che tu abbia una stabile base clienti. Ma l’utilizzo dei social media nella strategia di marketing della tua piccola impresa ti aiuterà a continuare a vendere e fare soldi dai tuoi clienti esistente ed acquisirne tanti altri.

La mancanza di una strategia efficace sui social media può essere dannosa per la tua piccola impresa.

Mentre tu potresti pensare che la tua assenza dai social media non abbia alcun impatto su di te ad oggi, alla fine questo impatto ci sarà. Dunque non aspettare che sia troppo tardi per iniziare.

Devi stare al passo con le ultime tendenze dei social media e applicarle alla tua piccola impresa.

Se sei un piccolo imprenditore non del tutto convinto di dover utilizzare i social media per migliorare la tua attività, trarrai enormi benefici dalla lettura di questa guida.

Se attualmente utilizzi i social media per commercializzare la tua piccola impresa ma non vedi i risultati sperati, ti guiderò verso la strada del successo.

Segui i suggerimenti e le strategie di marketing che ho delineato in questa guida e ti propongo per una crescita sostenibile oggi e in futuro.

 Crea profili su più piattaforme

Siamo su Facebook!”

Questo è quello che sento ogni volta che parlo con i proprietari di piccole imprese della loro social media strategy.

Se hai una pagina Facebook per il tuo business è grandioso. Hai iniziato bene e sei nella giusta direzione!

Ma facebook da solo non basterà ad ottimizzare la tua reach (cioè la portata). Hai bisogno di stabilire una presenza su più piattaforme social possibile.

Qui puoi dare uno sguardo ai social media channels che i small businesses usano di più:

social media channels piccole imprese

Come puoi vedere, Facebook apre la strada alle piccole imprese.

Meno della metà delle piccole imprese utilizza Instagram, YouTube e Twitter per commercializzare i loro marchi.

Inoltre, meno di un terzo dei proprietari si avvale di LinkedIn e Snapchat.

Prima di correre a creare un profilo su tutti i canali sopra elencati, è importante capire il tuo mercato di riferimento.

Ad esempio, LinkedIn è più vantaggioso per le aziende B2B. Questo perché l’80% dei lead generati dai marchi B2B proviene da LinkedIn.

Supponiamo che la tua piccola impresa stia prendendo di mira Generation Z come pubblico principale. Bene, il 71% di Gen Z utilizza Snapchat almeno sei volte al giorno. Più della metà di questa generazione utilizza Snapchat oltre 11 volte al giorno.

Ma se la tua piccola impresa sta cercando di generare lead da Baby Boomers, non avrebbe senso dare la priorità a Snapchat.

Per la maggior parte, iniziare con un profilo Facebook è una scommessa sicura. Con circa 1,5 miliardi di utenti attivi al giorno, puoi presumere che il tuo pubblico di destinazione sia presente.

Che ci crediate o no, dopo tutti questi anni, Facebook è ancora il social network in più rapida crescita. Quindi non andrà da nessuna parte nel prossimo futuro.

Dopo aver creato una pagina Facebook, devi determinare quali altri canali sono adatti al tuo marchio e alla tua strategia di marketing. Consiglierei di creare un canale YouTube.

I contenuti video che carichi su YouTube saranno facili da riutilizzare per gli altri canali di marketing. Questi video ti daranno una scusa per pubblicare contenuti su altre piattaforme quando le idee stanno per finire, ma ne parleremo più dettagliatamente a breve.

Definisci i tuoi obiettivi di marketing

Non puoi iniziare ciecamente a postare contenuti sui social media senza una sorta di rima o motivo. Prima di fare qualsiasi altra cosa, devi identificare i tuoi obiettivi di marketing.

Questi sono alcuni degli obiettivi principali che le piccole imprese possono ottenere con le loro strategie sui social media:

obiettivi di marketing

Lead generation, brand awareness e customer engagement sono tutti buoni motivi per utilizzare i social media, ciò non significa che questi debbano necessariamente essere anche i tuoi obiettivi.

È possibile utilizzare i social media per fornire un servizio clienti migliore o guidare direttamente le vendite.

Qualunque siano le tue ragioni, assicurati che siano chiaramente definite. Pensala come faresti con qualsiasi altra strategia di marketing per la tua azienda.

Non pubblicheresti mai un annuncio alla radio o una pubblicità stampata senza stabilire prima un obiettivo, quindi devi trattare la tua strategia sui social media allo stesso modo.

Una volta che decidi lo scopo delle tue campagne sui social media, sarà molto più facile per te creare contenuti da pubblicare.

Come vedremo presto, può essere difficile pensare a idee per nuovi post. Ma se riesci a stabilire cosa vuoi ottenere con i tuoi contenuti, saprai cosa pubblicare per raggiungere questi obiettivi.

Pubblica contenuti su base giornaliera

Ora che hai un profilo di social media su più piattaforme, devi assicurarti che quegli account siano attivi.

Se qualcuno si imbatte in una delle tue pagine e il post più recente è di tre settimane fa, non ti seguiranno. Perché seguire un marchio che non pubblica contenuti?

Inoltre, pensa a tutte le persone che già seguono la tua pagina aziendale.

Queste persone non si limiteranno a navigare in quella pagina da soli per vedere cosa stai facendo. Devi pubblicare nuovi contenuti che verranno visualizzati nelle loro home page e timeline.

Diamo un’occhiata a quanto spesso le piccole imprese pubblicano sui social media:

Frequenza pubblicazione post per piccole imprese

Come puoi vedere da questo grafico, poco più della metà delle piccole imprese pubblica su base giornaliera.

Questa è la tua opportunità per distinguerti dai tuoi concorrenti. Se i tuoi concorrenti pubblicano solo una volta a settimana o qualche volta al mese, sarà più facile per te dare un’impressione duratura ai tuoi follower pubblicando ogni giorno.

Ogni volta che pubblichi nuovi contenuti, ricordi ai tuoi follower che il tuo marchio esiste.

Quando hanno bisogno o vogliono qualunque cosa tu stia offrendo, penseranno alla tua azienda piuttosto che a un’altra piccola impresa della zona.

Uno dei motivi per cui le piccole imprese non pubblicano contenuti ogni giorno è perché semplicemente non sanno cosa pubblicare. Se rientri in questa categoria, fai riferimento ai tuoi obiettivi di marketing.

Leggi anche Il Piano Editoriale la regola dell’80-20

Ad esempio, se il tuo obiettivo è promuovere nuovi prodotti in vendita sul tuo sito di e-commerce, pubblica un’offerta promozionale per tali prodotti.

Riutilizza contenuti pubblicati in precedenza:

Supponiamo che tu abbia una guida o un’esercitazione didattica su come utilizzare un prodotto che hai pubblicato sulla tua pagina YouTube. Puoi pubblicare lo stesso video o snippet di quel video sugli altri canali di distribuzione.

Condividi nuovi contenuti dal tuo sito web. Pubblica link ai tuoi post pubblicati più di recente.

Oltre a pubblicare contenuti ogni giorno, è anche importante che tu risponda ai tuoi clienti. Mi riferisco ai messaggi diretti e ai commenti.

Leggi anche Il Community Manager contro gli Haters

Il 48% dei consumatori afferma che quando un’azienda risponde ai social media, li spinge a effettuare un acquisto.

Offri ai consumatori un motivo per seguirti

Per avere una strategia di marketing social media di successo per la tua piccola azienda, devi avere molti followers. Altrimenti, nessuno vedrà il tuo contenuto. (E devi fare molto advertising, aggiungo io!)

Una volta che sarai in grado di far crescere il tuo seguito sociale, sarà più facile per te convertire i tuoi follower in clienti.

Questo perché i consumatori hanno maggiori probabilità di acquistare dai marchi che seguono sui social media.

da follower a clienti

Ecco alcuni dei principali motivi per cui le persone sarebbero interessate a seguire la tua piccola impresa sui social media:

  • sono curiosi dei tuoi prodotti o servizi
    offri promozioni esclusive
  • il tuo contenuto è divertente
  • hanno bisogno di raggiungere un rappresentante del servizio clienti
  • hai offerto un incentivo
  • i loro amici o familiari seguono il tuo marchio

Quindi assicurati che il tuo contenuto sia di qualità e valga la pena di essere seguito. Come hai visto, ottenere più follower alla fine aumenterà le tue possibilità di incrementare le vendite.

Proponi un Contest. Promuovi vendite flash e sconti.

Non pubblicare troppe promozioni, altrimenti le persone smetteranno di seguirti. In effetti, il 46% dei consumatori dichiara che smetterà di sviare i marchi che pubblicano troppi contenuti promozionali.

Leggi ancora Il Piano Editoriale. La Regola dell’80-20.

C’è una differenza tra la pubblicazione giornaliera e lo spamming dei follower.

Le persone non vogliono solo vedere i post del tuo marchio. Se pubblichi più volte al giorno, questi post invaderanno le  timeline e le home page dei tuoi follower. Nessuno vuole vederlo.

Se vuoi pubblicare contenuti più volte al giorno, considera la possibilità di condividere contenuti effimeri, di cui parleremo più dettagliatamente.

Crea relazioni con gli influencer

E se ti dicessi che c’è un modo per aumentare la tua presenza sui social media senza pubblicare alcun contenuto nella tua pagina?

Beh, come sono sicuro che tu sia stato in grado di indovinare, questa è sicuramente una possibilità.

Quando le persone pensano agli influencer sociali, pensano alle celebrità e agli atleti. Ma la collaborazione con una celebrità probabilmente non si adatta al budget di marketing di una piccola impresa.

Tuttavia, l’influencer marketing è il metodo più veloce per l’acquisizione di clienti nel mondo digitale.

influencer marketing per piccole imprese

Inoltre, il 67% dei brand prevede di aumentare il proprio budget in influencer marketing entro il prossimo anno.

Quindi, come può una piccola impresa permettersi di attuare una strategia come questa? Puoi trovare influencer sociali che sono molto più economici di una celebrità.

Prova a collaborare con i micro influencer per aumentare la credibilità del tuo prodotto.

Questo tipo di influencer potrebbe non avere milioni di follower, ma puoi far pubblicare loro contenuti sul tuo brand per poche centinaia di euro. Potresti anche riuscire a offrire loro solo dei prodotti gratuiti in cambio di un post sul tuo marchio.

Questa strategia è efficace perché i micro influencer hanno parametri di coinvolgimento più forti con i loro follower. Questo perché sono solo persone normali.

Leggi anche Igers: chi sono e cosa fanno su Instagram

Un cittadino medio non può riferirsi alle vite di Kanye West e dei Kardashian. Ma possono sicuramente riguardare qualcuno che ha un lavoro regolare.

Considera la ricerca di influencer sociali che vivono nell’area o nella regione della tua piccola azienda. È più probabile che i loro follower siano interessati a supportare il tuo marchio.

Implementa strumenti di automazione

So cosa stai pensando. Tutto ciò che abbiamo discusso finora richiede molto tempo.

Come proprietario di una piccola impresa, è necessario indossare ruoli multipli per tutto il giorno. A seconda delle dimensioni della tua attività, potresti gestire la maggior parte delle responsabilità dell’azienda.

Diventare un content manager per i social media non era qualcosa che avevi messo in conto, e potrebbe sembrare che non ci siano abbastanza ore al giorno per gestirli.

Inoltre, assumere qualcuno per svolgere queste attività può essere costoso. Potrebbe non essere qualcosa che la tua azienda può permettersi in questo momento.

Fortunatamente, le risorse di automazione risolveranno questo problema per te.

L’utilizzo di una piattaforma di automazione ti consentirà di pianificare in anticipo i tuoi post. Puoi ad esempio dedicare del tempo a questa attività a inizio settimana e programmare tutti i post.

Un altro vantaggio dell’utilizzo di uno strumento di automazione è la capacità di rispondere ai messaggi in modo tempestivo.

Anziché dover controllare singolarmente ciascuna piattaforma social per questi messaggi, è possibile trovare software che invia tutti i messaggi a una singola casella di posta. Quindi puoi rispondere direttamente dal software.

Consiglio vivamente questi strumenti ai proprietari di piccole imprese che sentono di non avere abbastanza tempo per gestire in modo efficace i loro profili sui social media.

Non lasciare che ciò pregiudichi la tua strategia di marketing.

Puoi utilizzare ad esempio PostPickr

Incoraggia i contenuti generati dagli utenti

Questo si collega alla mia discussione sul tipo di contenuto che dovresti pubblicare.

Non puoi sbagliare condividendo contenuti che incoraggino gli user-generated content o UGC.

User-generated content

Come puoi vedere da questi numeri, i contenuti generati dagli utenti hanno una correlazione diretta con la decisione di acquisto dei consumatori.

L’UGC ti aiuterà anche a costruire la consapevolezza del marchio. Ecco perché.

Supponiamo che tu organizzi un concorso su Instagram in cui i partecipanti debbano pubblicare le foto nelle quali stiano utilizzando uno dei tuoi prodotti.

La tua piccola impresa è appena stata esposta a un pubblico più ampio. Chiunque segua le persone che partecipano al concorso vedrà il tuo marchio promosso, anche se queste persone non ti seguono.

Un enorme 92% dei consumatori afferma di fidarsi di un rinvio se proviene da qualcuno che conoscono.

UGC è un ottimo modo per ottenere più follower e in definitiva trasformare quei nuovi follower in acquirenti.

Sfrutta gli Ephemeral Content

Il contenuto effimero è diverso da un post normale. Questo tipo di contenuto viene visualizzato solo per un breve periodo di tempo, ad esempio 24 ore.

I luoghi più comuni in cui troverai contenuti effimeri per i social media sono su Instagram e Snapchat. Entrambe queste piattaforme hanno una funzione “storia”.

Consiglio vivamente di utilizzare una storia di Instagram per promuovere la tua attività.

Se vuoi postare più volte al giorno, fallo nella tua storia. Questo non invierà spam alle scadenze dei tuoi follower.

Se non hai ancora usato gli Ephemeral content prova nella tua prossima promozione per vedere come va.

Trasmetti stream video in diretta

Le piccole imprese possono anche trarre vantaggio dalla trasmissione di contenuti video live sui social media.

Facebook, YouTube e Instagram hanno tutte le opzioni per farlo.

Dai un’occhiata ad alcune di queste statistiche su Facebook Live:

Dati video live sui social

 

Fondamentalmente, il tuo live streaming aumenterà le tue metriche di coinvolgimento, il famoso engagement. Ti darà anche un’interazione più autentica con il tuo pubblico.

Puoi usare la tua trasmissione live in molti modi diversi. Ma uno dei miei preferiti per le piccole imprese è un aspetto “dietro le quinte”.

Mostra ai tuoi follower cosa succede a porte chiuse nella tua azienda. Offri loro un tour del tuo impianto di produzione, ufficio, e presentali al tuo staff.

Questo li farà sentire come se stessero vedendo qualcosa di esclusivo e in ultima analisi li avvicina al tuo marchio.

Il video dal vivo è anche un ottimo metodo di distribuzione per dimostrazioni di prodotti, eventi o sessioni di domande e risposte.

Il tuo pubblico dal vivo sarà in grado di commentare il tuo stream in tempo reale. Assicurati di riconoscere tali commenti e di rispondere ai tuoi follower.

Conclusioni

La tua piccola impresa ha bisogno di utilizzare i social media per essere rilevante ai nostri giorni.

Avere un profilo Facebook da solo non è più accettabile se vuoi massimizzare la tua attività di social media marketing.

Crea profili su più piattaforme fino a quando il tuo pubblico di destinazione è attivo su quei canali.

Devi pubblicare i contenuti su base regolare. Assicurati che i tuoi post siano tutti correlati ai tuoi obiettivi di marketing chiaramente stabiliti.

I tuoi profili devono essere attraenti per i consumatori. Esegui campagne progettate per ottenere più follower.

Per estendere ulteriormente la tua portata, trova influencer sociali per promuovere la tua attività. Incoraggiare i contenuti generati dagli utenti.

Aggiungi Ephemeral content e trasmissioni live alla tua strategia di social media marketing.

Se non hai il tempo di gestire tutte le tue pagine di social media, considera l’utilizzo di strumenti di automazione per semplificarti la vita.

Segui i consigli che ho delineato in questa guida e porterà la social media marketing stategy della tua piccola impresa al livello successivo.

In che modo la tua piccola azienda sfrutta i social media per aumentare la consapevolezza del marchio e incentivare le vendite?

 

 

Il Community Manager contro gli Haters

community manager

Il community manager (online community manager) è un addetto alla gestione di una comunità virtuale (detta anche comunità online), con i compiti di progettarne la struttura e di coordinarne le attività. (From wikipedia)

Cosa fa il Community Manager?

Di fatto se gestisci una pagina o un profilo su un social network, è una figura molto importante. Qualora la tua attività di social media marketing funzioni infatti, avrà certamente decine o anche centinaia di interazioni ogni giorno. Questo si verificherà quanto più la fan base è ben consolidata e attiva.

👉 Puoi leggere di più sulla corretta gestione della fan base qui

Queste interazioni vanno gestite: avere una pagina ricca di contenuti di valore dovrebbe avere -tra gli altri obiettivi – quello di creare una community forte.

Rispondere ai commenti o ai messaggi può sembrare un’operazione banale. In realtà si incorre spesso in errore.

Vademecum del Community Manager

  1. Rispondi in maniera tempestiva a tutti. Per rispondere ai messaggi inbox di Facebook puoi impostare la risposta automatica, ma ti consiglio di utilizzarla per “tamponare”per poi rispondere il prima possibile personalmente e soddisfare le richieste dell’utente.
  2. Anche ai commenti nei post, la risposta dovrebbe essere sempre “pronta”, non dimenticare che uno dei pilastri del web 2.0 è il dialogo diretto tra azienda e cliente.
  3. Scegli un tone-of-voice coerente. Che l’interazione provenga da tua sorella o da uno sconosciuto, la pagina rappresenta la tua azienda o attività, non te stesso. E’ bene quindi definire a monte il linguaggio e tono da utilizzare (sui social è sempre preferibile l’informalità) ed utilizzarlo con coerenza. Ovviamente questo aspetto rientra nel più ampio “stile comunicativo”.

Il Community Manager e gli Haters

Per comprendere il fenomeno degli haters bisogna capire con chi si ha a che fare. Si tratta di uomini e donne di ogni estrazione sociale e con i lavori più disparati che formano un popolo nel popolo e che stanno trasformando i social network in un luogo di odio più che libero scambio delle idee. (Panorama)

E’vero che questo fenomeno colpisce maggiormente i personaggi (famosi e meno famosi) rispetto alle aziende, tuttavia mi sta capitando sempre più spesso, anche nella gestione di pagine di aziende medie o piccole, di imbattermi nel “cialtrone-commentatore-no sense” di turno. Perché succede anche nelle realtà locali.

Gestisco pagine bomboniera di piccoli brand che investono davvero nella propria comunicazione dando valore a ciò che fanno. Le fan base ovviamente sono molto attive e fidelizzate, ma come dovrebbe essere, la comunicazione si rivolge anche al di fuori della fan base, proprio per essere ampliata.

Come si manifestano e come reagire

  1. Attraverso le recensioni
  2. Con commenti inappropriati

Recensioni

Le recensioni negative molto spesso non rispecchiano la realtà dei fatti, non sono oggettive e talvolta provengono da non clienti. Può anche succedere che si riferiscano ad una gestione precedente. Cosa fare allora? Rispondere assolutamente e in maniera puntuale alla recensione, in modo che chi leggerà in futuro potrà avere i giusti parametri di valutazione. A questo proposito, non sottovalutate mai il potere delle recensioni: basta pensare a  Tripadvisor o Yelp che hanno basto il loro impero proprio sulle recensioni, facendo la fortuna o sciagura di molte attività.

Commenti negativi

Che si tratti di un post (magari in pubblicità, quindi che stai pagando) o un articolo sul tuo sito web trovare un commento negativo, specie se privo di logica o fondamento può risultare fastidioso e farci innervosire parecchio. In linea di massima, il mio consiglio è sempre quello di rispondere come per le recensioni. Va però fatta una considerazione, se ci accorgiamo che si tratta di qualcuno che è proprio un attaccabrighe/ cyberbullo meglio non alimentare il suo perverso bisogno di attenzioni e lasciar cadere, tanto ci saranno tanti altri commenti positivi a farlo rimanere solo nella sua frustrazione, senza alimentare la tua! 😉

 

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